Le sorti della permanenza sul nostro territorio di un polo universitario strategico come il Politecnico di Torino in Alessandria non sono ad oggi ancora chiare, nonostante il lavoro compiuto in questi mesi dal comitato spontaneo di cittadini denominato Attentialpoli, nato per la salvaguardia di una realtà così importante. La presenza di una sede universitaria così prestigiosa, che si avvale di una struttura nuova e all'avanguardia per attrezzature, è determinante sia per permettere la frequenza a studenti appartenenti a famiglie prive delle cospicue risorse economiche necessarie alla spesa di un'istruzione universitaria in altra città, sia per l'indotto che si è creato nella zona universitaria. Ma la reale importanza del Poli nella nostra città è legata alla necessità della formazione di ingegneri sul nostro territorio, dove le industrie manifatturiere sono in numero maggiore percentualmente rispetto alle altre zone del piemonte e dove la creazione di professionalità di alto livello è giustificata e doverosa. Difficilmente gli ingegneri che si formano in altre zone tornano alla città d'origine, avendo addentellati nelle sedi dove compiono gli studi. Perdere un'opportunità del genere in un momento già difficile economicamente può essere un errore fatale.
Di questo si parlerà martedì 12 giugno nella sala Confapi in Alessandria e invitiamo tutti coloro che possano essere interessati a partecipare.
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Quando iniziai la mia carriera universitaria era il primo anno in cui erano state chiuse le sedi decentrate, anche se il mio corso di studi comunque non era previsto per la sede di alessandria, ero stato contattato dalla segreteria per chiedermi se fossi stato interessato a seguire le lezioni presso la sede di Alessandria via streaming, così come mi pare si faccia per infermieristica.
Non so se alla fine sia stato fatto o no, ma credo che, nel caso di una mobilitazione massiva, sia il massimo che si possa ottenere attualmente dal Politecnico di Torino. Dubito molto fortemente che l'attuale rettore o il ministro Profumo facciano dietrofront portando dei professori di nuovo ad alessandria.

Proprio così, la proposta del comitato Attentialpoli è realistica e consiste nel mantenimento dei corsi del triennio attraverso la fruizione collegiale delle lezioni registrate. Ciò consentirebbe ad un numero limitato di studenti di assistere a lezioni preparate al meglio nella sede principale del Politecnico, senza necessità di spostamenti e ovviando alla problematica non secondaria del sovraffollamento delle aule che va ad invalidare spesso l'utilità della lezione. Le fasi di chiarimento, esercitazione, stage rimarrebbero gestite secondo le metodologie tradizionali. E' un nuovo modo di considerare l'università, alla luce di nuovi problemi di accentramento e di affollamento eccessivo degli atenei, che deve essere preso in considerazione e che consentirebbe notevoli vantaggi ai nostri studenti e al nostro territorio. Certamente martedì 12 tutti questi aspetti saranno trattati in maniera esauriente e, chi è interessato, è invitato a partecipare.
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