Barosini e Fiorentino, presentano un interpellanza per il rientro dei dipendenti ASPAL, nell’organico del Comune.
I CONSIGLIERI GIOVANNI BAROSINI E CIRO FIORENTINO
INTERPELLANZA URGENTE
(ai sensi dell'art. 57 del regolamento del CC)
Oggetto: Dipendenti ASPAL, rientro in organico comunale
AL SINDACO del Comune di Alessandria
OGGETTO: dipendenti ASPAL, rientro in organico comunale
I sottoscritti Consiglieri Comunali Giovanni Barosini e Ciro Fiorentino
PREMESSO CHE
−Alessandria sta vivendo una crisi economica molto grave e quindi è necessario tutelare i posti di lavoro per consentire ad ognuno di poter fronteggiare le esigenze della vita quotidiana;
- il dissesto del Comune di Alessandria ha comportato un aggravamento della situazione economica e sociale dei cittadini, con conseguenze pesanti anche per le aziende partecipate comunali;
- l’attuale Amministrazione Comunale ha deciso di mettere in liquidazione l’ASPAL (deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 9-8-2012) e ciò fa temere per il posto di lavoro di numerosi dipendenti;
CONSIDERATO CHE
− la deliberazione della Giunta Comunale n.115 del 28-4-2008, avente ad oggetto il trasferimento di servizi e attività strumentali presso l’ASPAL s.p.a. del relativo personale a tempo indeterminato e determinato, individuava come attività da trasferire l’attività informatica e telematica, l’attività servizio giovani, l’attività di mediazione culturale, nonché l’attività di trasporto, distribuzione materiale e forniture per uffici e scuole e generi alimentari per asili nido comunali;
- in esecuzione di tale deliberazione venne attuato il trasferimento ad ASPAL di 14 unità a tempo indeterminato, precisamente n.1 dirigente, n 3.cat. D, n.9 cat. C, n.1 cat B;
- la predetta deliberazione di Giunta e il verbale di accordo sindacale redatto il 29 aprile 2008 stabilivano esplicitamente che il passaggio di personale avvenisse con la clausola di salvaguardia, clausola che prevede il rientro, a domanda, presso l’Amministrazione Comunale, in caso di scioglimento della società ASPAL o, nel caso di trasferimento della gestione delle attività sopra indicate, ad altri soggetti privati;
VERIFICATO CHE
- nel mese di dicembre 2012 i lavoratori dell’ASPAL hanno presentato al Comune una domanda di rientro in organico;
− dal prossimo primo luglio 8 lavoratori del SIT ( servizio informatico) passeranno al CSI Piemonte in virtù di una operazione che comporterà per il Comune di Alessandria il pagamento annuo al CSI di un canone di 585 mila euro;
- tale operazione di “cessione di ramo di azienda” appare fortemente discutibile sia per il canone che il Comune dovrà versare, sia per il fatto che il CSI Piemonte, a cui i lavoratori dovrebbero essere trasferiti, come è noto è stato colpito da seri problemi di crisi economica e occupazionale.
- in alcuni casi, a Enti in liquidazione, come il CISS ( Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali del Valenzano) e lo CSEA ( Consorzio per la Formazione Professionale partecipato dal Comune di Torino), i giudici del lavoro hanno ordinato di procedere al reintegro dei lavoratori che non erano stati reinternalizzati e che avevano presentato ricorso;
Ciò premesso e considerato
INTERPELLANO
Il Sindaco per conoscere:
- quali siano i provvedimenti che si intendono adottare in merito al rispetto della clausola di salvaguardia contenuta nella Delibera di Giunta n.115 del 28-4-2008 riguardante i dipendenti trasferiti dal Comune all’ASPAL;
- quale sia la ratio economica del trasferimento al CSI Piemonte di 8 dipendenti del SIT con conseguente pagamento del canone annuo di 585 mila euro e quali garanzie occupazionali vi siano per tali persone, vista la grave situazione in cui versa il CSI Piemonte;
- se quanto dichiarato al giornale “Il Piccolo” dal sig. Gianluca Di Blasi (Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL) corrisponde al vero, ovvero se sia intercorsa una corrispondenza fra ASPAL e CSI in cui si chiede di indicare l'esistenza di RSU-RSA interne, oltre al livello di sindacalizzazione dei dipendenti interessati; e quali siano le ragioni di tali richieste che lasciano spazio a possibili discriminazioni.
Alessandria, 6 giugno 2013
Giovanni Barosini
Ciro Fiorentino
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