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 Oggetto del messaggio: SICURI CHE SIA LA STRADA GIUSTA?
MessaggioInviato: 19/03/2012, 15:03 
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Iscritto il: 23/11/2011, 10:35
Messaggi: 3
Capire le cause della crisi economica in cui viviamo, chi l’ha prodotta e quali saranno gli effetti negli anni futuri è cosa ardua..in verità è un dibattito che accende le discussioni di vertici politici, di elite finanziarie e gli ambienti dell’alta finanza, ambienti a noi così lontani ma allo stesso tempo così influenti sulla nostra vita di tutti giorni.

La materia è molto complessa diciamo che le uniche certezze che ci aiutano a capire il fenomeno sono due:
- La crisi è stata prodotta dalla finanza più o meno 20 anni fa con il beneplacito della politica
- La crisi è pagata dalle persone socialmente più deboli

Probabilmente è una semplificazione eccessiva ma non ci sarà nessuna teoria, nessun saggio, nessun politico o banchiere che potrà mai contestare questi due punti.

Mettendoci alle spalle il problema ci si deve chiedere come sia possibile risolverlo, io personalmente non ho le basi, la cultura, e forse la preparazione accademica (che tanto va di moda in questi mesi) per poter esprimere una proposta con l’autorevolezza tale da poter essere ascoltato, mi limito quindi a dare un giudizio su quelle che sono le risposte della politica che posso riassumere nel seguente modo:

Taglio delle detrazioni da Lavoro Dipendente (-20%)

Taglio delle detrazioni per i Familiari a carico (-20%)

Taglio delle detrazioni sulle Spese Mediche (dal 19% al 15%)

Taglio delle detrazioni sulle Spese per Istruzione (dal 19% al 15%)

Taglio delle detrazioni sugli Interessi dei Mutui (-20%)

Riduzione delle agevolazioni sull'IVA (aumenti su medicine, libri, alimentari, bollette, ecc.)

Nuove accise nazionali e locali sui carburanti

Nuovi ticket sulla sanità

Aumento dell'addizionale regionale, dell'Irpef Comunale e dell’Imposta Provinciale sull’RC Auto

Riforma delle pensioni (Innalzamento dell'età pensionabile per gli uomini a 66 anni e per le donne a 62..)

Aumento dell’Iva dal 21% al 23% (possibile dal primo settembre 2012)

Aumento del bollo su conti correnti

Tra Marzo e Aprile in busta paga troveremo :

- il conguaglio dell'aumento delle addizionali regionali Irpef 2011 (deciso retroattivamente dal governo Monti a dicembre dello scorso anno pari allo 0,33 per cento dell'aliquota base - quella che non è nella discrezionalità delle Regioni - )

- l'acconto del 30 per cento delle addizionali comunali Irpef, (ll cui aumento è stato sbloccato dal decreto di agosto firmato dall'allora ministro dell'Economia Tremonti)

- Il 16 giugno si tornerà, con la prima rata, a pagare l'Imu sulla prima casa.

Completano il quadro gli aumenti della tassa sui rifiuti, unica esente dal blocco del 2008: (in tre anni è cresciuta mediamente in Italia del 7,6 per cento e molti Municipi sono pronti a nuovi rincari).

SIAMO SICURI CHE SIA LA STRADA GIUSTA?

A questo possiamo aggiungere :

- difficoltà dell'accesso al credito,
- i servizi socio-assistenziali sempre più cari
- precarizzazione del lavoro
- mancata liberalizzazione nei settori nevralgici della vita quotidiana (Assicurazioni, Banche, carburanti, Prestazioni, ecc.)

PENSIAMO DI USCIRE DALLA CRISI IN QUESTO MODO?

CON RINNOVATE PERPLESSITA' VI SALUTO....


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 Oggetto del messaggio: Re: SICURI CHE SIA LA STRADA GIUSTA?
MessaggioInviato: 22/03/2012, 10:49 
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Iscritto il: 05/11/2008, 9:40
Messaggi: 67
Ho letto questo pezzo di Paolo Nori che descrive un suo stessso romanzo. C'entra solo relativamente ma leggendo mi è venuta un'associazione tra il post precedente e questi pensieri.

Ecco, non sono sicuro, ma ho l'impressione che la principale tesi dell'io narrante, dentro i Malcontenti, sia che quelli che sono nati, in Italia, a partire dagli anni sessanta, abbiano ricevuto un mondo già fatto, preconfezionato, il migliore, tra l'altro, dei mondi possibili, e che quel che la società, se così si può dire, chiede loro, non è di contribuire al perfezionamento, né - non sia mai - al ribaltamento, di questo mondo, né a un qualsivoglia cambiamento di rotta, no. A quelli che sono nati, in Italia, dopo il 1960, secondo l'io narrante la società, e con lei la storia, in un certo senso, hanno chiesto soltanto di mettersi lì e non rompere troppo i maroni. E loro, bravissimi, si mettono lì e non rompono troppo i maroni, anche se non possono fare a meno di andare avanti e indietro, di tramagliare, si dice nel libro, scossi da periodiche esplosioni e delle continue implosioni e mossi non tanto dalla ricerca del segreto della felicità, felicità che, come ha detto una volta Gianni Celati, è un concetto americano, quanto, mi sembra, dal tentativo di capire la ragione di tanta disperazione.

Paolo Nori


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 Oggetto del messaggio: Re: SICURI CHE SIA LA STRADA GIUSTA?
MessaggioInviato: 23/03/2012, 9:10 
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Iscritto il: 17/10/2008, 20:40
Messaggi: 394
diavolo di uno scarlet carson......
Mi verrebbe da dire se avessi cappello da cowboy, rivoltella ancora fumante in mano, sole accecante sulla faccia, il volto attraversato da rigagnoli di sudore.
sputerei sonoramente, tirerei le briglie, spronerei il mio cavallo e incomincerei l'improbabile ricerca delle sue tracce... Verso il fiume...

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 Oggetto del messaggio: Re: SICURI CHE SIA LA STRADA GIUSTA?
MessaggioInviato: 27/03/2012, 2:13 
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Iscritto il: 06/10/2008, 16:08
Messaggi: 471
Il ministro Passera ha affermato ieri che l'aumento dell'IVA è inevitabile. Ieri ho guardato anche un'intervista del ministro Fornero a Report (diciamo uno dei pochissimi ministri che si sottopone all'esame di report) che afferma che noi giudichiamo non tenendo conto dell'alternativa, ovvero che cosa avrebbe comportato anche per i ceti meno abbienti un non controllo della spesa pubblica quale era in corso durante il governo berlusconi e in qualche caso anche prima (vedi l'introduzione dei baby pensionati)
io posso immaginare ma non sono a conoscenza di tutti i dettagli dell'alternativa, solamente a volte ma proprio a volte il tutto mi fa pensare a un disegno di contrapposizione tra classi sociali.
Non riesco a distinguere molte volte se anche chi sta in questo momento al governo sia in buona fede e quindi se l'interesse sia il salvataggio del paese oppure il salvataggio di una o più classi sociali vicine a chi governa.
Se riuscissero a predisporre misure serie restrittive anche per i privilegiati come ad esempio il tetto massimo per pensione di 5000 euro RETROATTIVO ovvero che coinvolga tutti gli attuali pensionati, questa sensazione si attenuerebbe parecchio

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