Allegato:
IMG_4168.jpg
]Avete mai provato a percorrere a piedi il tratto di Via Marengo che inizia da Via Don Giovine e giunge sino all’incrocio del Mc Donald’s? Se non avete mai avuto questo piacere vi portiamo noi, andiamo…. Uscendo da Via Don Giovine, immettendoci in Via Marengo, ci imbattiamo subito in una “nube tossica”, un odore fortissimo e nauseante di fritto e unto che sembra fuoriuscire dal ristorante di nuova apertura. Questa nube, tra l’altro, non è circoscritta, ma si estende in tutto il Villaggio Borsalino, dove i residenti si trovano costretti a tenere le finestre delle abitazioni sempre chiuse.
Ma riprendiamo la nostra passeggiata e, superato il nuovo ristorante, non possiamo non notare che sul lato opposto della strada si trova una fermata dell’autobus isolata e inserita tra la campagna e quattro corsie dove sfrecciano a tutte le ore del dì e della notte migliaia di autovetture e mezzi pesanti. Non c’è un marciapiede né prima né dopo la pensilina di attesa degli autobus e non è presente un attraversamento pedonale che permetta alle persone di raggiungere l’altro lato della via. Inoltre, di sera, si riscontra un’ulteriore problema: quello della mancanza d’illuminazione infatti, è presente una sola fila di lampioni installata sul lato della strada dove si ergono gli esercizi commerciali, mentre nessun punto luce dal lato della fermata.
Superato questo punto, continuiamo a camminare sul marciapiede, ma subito incappiamo in altri problemi: la pavimentazione è dissestata, inciampiamo in numerose buche nell’asfalto e le biciclette che ci passano a fianco rischiano di forare le gomme e cadere a causa dei detriti e ciottoli che si formano a mano a mano che la pavimentazione si sfalda. Giungiamo sino al semaforo, davanti al “Borsalino” e proviamo ad attraversare sulle strisce pedonali appena il semaforo da il verde, ma è “un’impresa”! Le auto che giungono da via Marengo e svoltano a destra in direzione degli ospedali, trovano anch’esse il semaforo verde e sfrecciando a tutta velocità non danno la precedenza ai pedoni che rischiano di essere investiti.
Insomma, rinunciamo e decidiamo di tornare indietro, ma improvvisamente inizia a piovere e mentre camminiamo, siamo sommersi da un’onda d’acqua sollevata da un’auto e, a parte la noncuranza del conducente, notiamo come i tombini siano intasati e non riuscendo ad assorbire l’acqua piovana straripano e allagano la sede stradale.
Nel frattempo si è fatto tardi, rientrando passiamo davanti al parcheggio di un condominio, antistante la rotonda e ci accorgiamo che praticamente è al buio quasi senza illuminazione e allora ci spieghiamo perché ancora pochi giorni prima c’era stato un tentativo di furto delle gomme di un auto parcheggiata, sventato per puro caso dal rientro di alcuni residenti.
Una volta giunti a casa ci assalgono diverse domande:
I filtri del ristorante di nuova apertura saranno a norma?
Chi ha installato la fermata degli autobus ha indubbiamente offerto un servizio, ma a chi? Forse a persone che dovrebbero imparare a volare?!
E la manutenzione ??? I marciapiedi e i tombini non possono rimanere in queste condizioni, nessuno si preoccupa dell’incolumità dei cittadini ?
Perché non si provvede a illuminare e mettere in sicurezza il parcheggio in questione e il parcheggio antistante il condominio Genzianella sempre al villaggio Borsalino, non è forse prioritario illuminare prima le zone buie, e in seguito intervenire sulle zone dove già esiste un illuminazione tradizionale per sostituirla con le lampade a led?, o come al solito si considerano di serie B i quartieri periferici.
Oltre a salvaguardare l’integrità fisica delle persone, si potrebbe pensare di operare anche piccoli interventi che rendano esteticamente bello e soprattutto sicuro uno dei principali ingressi alla città!!.
I cittadini prima di tutto
Marta Ricciatti Pier Carlo Lava Fabio Lanni
Ps. Oltre a 480 cittadini residenti della zona che hanno firmato una petizione in merito, le firme sono a nostre mani disponibili