Che fare? Alessandria è la città più inquinata d’Italia. I suoi cittadini sono i più colpiti dallo smog urbano: quanti sono -nessuno lo dice- fra le 8.500 persone, soprattutto bimbi e anziani, morte ogni anno in Italia per le patologie respiratorie legate all’inquinamento urbano? Che fare? Cosa altro possiamo fare, oltre ad aver presentato una denuncia penale contro i sindaci, con tanto di voluminoso dossier, per l’ecatombe di danni alla salute ai cittadini (e relativo costo sociale)? Che fare? Denunciare la Magistratura che non è intervenuta? Confessiamo il senso di impotenza che ci assale dopo l’ultimo rapporto di Legambiente che ha misurato in Italia le polveri sottili, gli ossidi di azoto, l’ozono. Alessandria prima in classifica: 123 giorni di sforamenti dei limiti di legge, un giorno sì e due (quasi) no. E dire che Alessandria non è una metropoli, è una piccola cittadina (anche se con qualche inquinamento industriale in più). Dunque i suoi sindaci sono piccolissimi amministratori e grandissimi inquinatori: niente isole pedonali e ZTL e trasporti pubblici e aree verdi, niente riscaldamenti ecologici. Che fare quando la Magistratura non interviene? Che fare quando poi i cittadini vanno a votare fregandosene dei problemi e delle soluzioni? Che fare? Lanciare una campagna per chiedere alla sindaca Rossa un risarcimento (2.000 euro?) per tutti coloro che denunciano di aver dovuto respirare aria inquinata? Di tasca sua?
Lino Balza Medicina democratica.
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