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Alessandria e Spinetta Marengo, inquinamento da PM10 e 2,5.. https://www.blogalessandria.it/forum/viewtopic.php?f=38&t=2123 |
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Autore: | pier carlo lava [ 02/06/2013, 9:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Alessandria e Spinetta Marengo, inquinamento da PM10 e 2,5.. |
Alessandria e Spinetta Marengo, inquinamento da PM10 e 2,5 alle stelle, si discute su cosa fare, ma per ora nessun provvedimento Nella recente Commissione Ambiente presieduta da Daniele Coloris, i partecipanti sono stati tutti concordi, sul fatto che la prima causa dell’inquinamento è rappresentata dalle auto e non dagli impianti di riscaldamento, una conclusione importante, in quanto è in netta contraddizione con la linea sempre sostenuta dalla precedente Amministrazione. Opinioni discordi invece su alcuni punti, ad esempio c’è chi afferma che effettuare interventi emergenziali, nei periodi e nelle zone di maggiore criticità, non risolve il problema, invece sulla questione di fondo e quindi sull’inderogabile necessità di intervenire, quantomeno per ridurre l’inquinamento, le proposte non sono mancate, anche se purtroppo non ci saranno provvedimenti immediati. La Dott.ssa Bianchi dell’Arpa, fa presente che ad Alessandria ci sono 3 stazioni fisse e una mobile di monitoraggio dell’inquinamento, nel 2012 la centralina di p.za D’Annunzio ha registrato oltre 100 sforamenti, contro i 35 max previsti all’anno, una situazione simile a quella di altre città della pianura padana. Nel periodo invernale, per una questione climatica che schiaccia le polveri al suolo, si registrano i maggiori inquinamenti, con picchi giornalieri alle 8 e alle 19, in concomitanza con gli orari degli spostamenti per il lavoro. Gli impianti di riscaldamento, considerando che ormai il 90% delle abitazioni è a metano, incidono solo per il 20% dell’inquinamento e il PM 2,5, è il più pericoloso, e rappresenta l’80% delle polveri rilevate. Conclusioni che inequivocabilmente confermano, che il traffico veicolare è la maggiore causa dell’inquinamento urbano. Le aree di maggiore criticità, stando alle rilevazioni effettuate, sono a Spinetta Marengo, al quartiere Cristo e in corso Tiziano, (il Centro non è stato citato... ). La stessa inoltre afferma che praticare interventi spot, come il blocco del traffico non serve a risolvere il problema. Per quanto concerne l’inquinamento acustico, il Dott. Guasco dell’Arpa, ricorda che le persone si muovono e quindi creano rumore, un aumento del traffico, determina inevitabilmente un aumento l’inquinamento acustico. Per la Comunità Europea l’inquinamento acustico è al 3° posto dopo quello dell’aria e dell’acqua, per contenere e ridurre tale inquinamento, le soluzioni percorribili sono le seguenti: Manti stradali in perfetta efficienza e fonoassorbenti Installare ovunque è possibile, barriere antirumore, Spostare il traffico stradale urbano sulle tangenziali Claudio Lombardi, Assessore all’Ambiente, ritiene invece necessario intervenire nei casi di maggiore criticità, e in particolare quando il limite di legge viene superato per 5/6 giorni consecutivi, per il resto va fatta un azione coordinata fra enti locali, Regione e Governo. Vanno presi contatti, alcuni già in corso, con altri grandi Comuni, come Torino, Milano e in particolare Firenze, che per primi hanno affrontato il problema, per conoscere le loro esperienze in merito, e per trarne indicazioni utili, da adottare anche ad Alessandria. I veicoli a diesel, euro 1,2,3 sono quelli maggiormente inquinati, mentre dall’euro 4 in su, sono dotati di un dispositivo antiparticolato che riduce l’inquinamento del 90%. In determinate situazioni, si potrebbe eventualmente valutare di prendere in considerazione il divieto di circolazione per i veicoli a diesel più inquinanti, inoltre va posta maggiore attenzione al controllo della velocità, in quanto è risaputo che riducendola si abbatte l’inquinamento. L’attuale Piano Generale del Traffico è inutile e controproducente, in quanto era stato definito partendo da presupposti non corretti, ad esempio erano state create zone ZTL in aree della città dove non servono, al solo scopo di rientrare nei parametri di legge (un po come per certe piste ciclabili). Le aree più critiche sono state individuate, pertanto, non appena ci saranno le risorse, si dovranno studiare e realizzare gli interventi del caso, è altresì determinante convertire i veicoli di trasporto pubblico da diesel a metano, per ridurre l’inquinamento e la rumorosità. (A questo proposito, va però evidenziato che l’ATM ha in atto un bando per l’acquisto per 17 mezzi a diesel euro 5, che ovviamente inquinano meno degli attuali, ma che non è più possibile cambiare). Inoltre c’è in corso un piano di Zonizzazione Acustica Comunale, che consentirà di trarre utili indicazioni sull’impatto dell’inquinamento acustico e quindi sui provvedimenti da intraprendere. Paola Testa, Mobility Manager, afferma che va fatta un indagine in tutta la provincia sullo stato della mobilità, per capire domanda e offerta di chi si muove, a seguito dei dati che emergeranno, si potranno pianificare gli interventi del caso nel Piano Generale del Traffico, a suo avviso interventi emergenziali con azioni spot, sono inutili è necessaria una visione globale, se non si parte da questa indagine, rimangono solo parole. Considerando i costi elevati della stessa si potrebbe coinvolgere l’Università e il Politecnico di Torino. Nei viali della città l’inquinamento tutto sommato è inferiore ad altre zone critiche, in quanto il traffico e scorrevole, invece aumenta nelle zone di rallentamento, sosta e ri-partenza, in particolare nei pressi dei semafori, pertanto è determinante eliminarli e sostituirli con le rotonde. (Sostenere che gli interventi emergenziali non servono, è relativo, in quanto nelle grandi città, ad esempio quelle sopra citate gli stessi vengono fatti, pertanto, in attesa di avere i dati di questa indagine (che sarebbe giusto effettuare), se mai sarà possibile realizzarla dati i costi elevati della stessa, anche in Alessandria, quantomeno nelle aree e nei periodi di maggiore criticità, si possono fare interventi mirati. L’alternativa è comportarsi come la precedente amministrazione negli ultimi cinque anni, cioè continuare a non fare niente, periodo nel quale la città si è sempre piazzata ai primissimi posti a livello nazionale per quanto concerne l’inquinamento, con le relative e gravi conseguenze, per la salute dei cittadini). Ciro Fiorentino, FDS, propone invece, un allargamento della zona ZTL in centro e interventi spot nei periodi e nelle zone critiche. Mantelli di Italia Nostra, fa presente che la pianura padana è al secondo posto nel mondo, dopo la Cina come inquinamento, ed inoltre richiede che la centralina di controllo dell’inquinamento della Fraschetta, attualmente gestita dalla Solvay, passi sotto il controllo diretto dell’Arpa. (Un opzione più che condivisibile alla luce di quanto è emerso sul caso Solvay in tutti questi anni e non si comprende perchè non si sia ancora provveduto in tal senso). Pier Carlo Lava http://icittadiniprimaditutto.blogspot. ... .html#more |
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