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TU CHIAMALI SE VUOI... https://www.blogalessandria.it/forum/viewtopic.php?f=54&t=1223 |
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Autore: | BlogAL [ 16/02/2012, 12:52 ] |
Oggetto del messaggio: | TU CHIAMALI SE VUOI... |
Ora si chiamano poliziotti, ma molti cittadini preferirebbero continuare a chiamarli Vigili Urbani, ripensando nostalgicamente al ruolo che rivestivano in passato; e si sentirebbero ben più sicuri se tra le loro priorità ci fossero non il controllo dell'accattonaggio, del commercio abusivo, della presenza di persone non in regola con il permesso di soggiorno, ma soprattutto - con un deciso aumento dei risorse ed un appariscente aumento dei controlli - degli automobilisti che non rispettano le regole, prima fra tutte quella che impone un limite di velocità sulle strade. |
Autore: | Luigi Federico Vigna [ 17/02/2012, 12:45 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
Potrei aver interpretato male ciò che c'è scritto, ma davvero ti sentiresti più sicuro a sapere che tutto il corpo della polizia municipale è ai bordi della strada con l'autovelox anziché fermare la piccola delinquenza, effettuare controlli sul commercio abusivo, verificare che le persone che abitano e lavorano nella nostra città abbiano un regolare permesso di soggiorno (non solo per la nostra tutela, ma anche per la loro, verificare chi scarica abusivamente sostanze inquinanti nei posti "dimenticati" del nostro territorio, ecc..? Sarà che io sono particolarmente affezionato alle automobili (per quanto comunque debba esserne disciplinato il loro utilizzo e limitato in certe zone della città), ma pensare che gli automobilisti siano un branco di persone cattive è irritante. Anche perché gli automobilisti non sono alieni, la persona che butta la cartaccia dal finestrino è la stessa che poi sputa la cicca per terra, non è l'automobile a generare una condotta scorretta. E l'eccesso di velocità è uno dei tanti comportamenti punibili, c'è chi passa col rosso, chi guida parlando al telefono, chi non mette le frecce, chi non da la precedenza ai pedoni, chi guida in stato di ebbrezza.. Sono tanti i motivi per cui si muore per strada, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio. E aggiungo che, pedoni e ciclisti, se ci tengono davvero a portare la pelle a casa, dovrebbero guardare più spesso a destra e a sinistra prima di attraversare la strada, ricordando che negli attraversamenti pedonali la bicicletta va accompagnata a mano per questioni di sicurezza. Che poi la cassazione dia il torto agli automobilisti ci sta, ma il buonsenso deve far parte di tutti, automobilisti e non. |
Autore: | claudio pasero [ 18/02/2012, 0:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
L'incidentalità stradale è la più grave emergenza sociale dell'Italia: ogni giorno mediamente accadono 590 incidenti con 12 morti e 842 feriti, con un costo sociale enorme: 29 miliardi di euro ogni anno. E il 76 % degli incidenti avviene su strade urbane; (in Europa il 36%). Ma i morti sulla strada non fanno notizia. E nelle città 5 decessi su 6 sono utenti deboli. Di fronte a queste statistiche che senso ha impegnare le poche forze disponibili a controllare il permesso di soggiorno degli stranieri? O a inseguire il venditore abusivo di mimose? Prova a controllare la velocità di 1000 automobili sul cavalcavia del Cristo: quante rispettano i limiti? uno? due? E la velocità è il nemico numero uno per gli utenti deboli: una frenata a 30 km/h avviene in 14 metri, e l'impatto può non essere grave; a 50 Km/h la mortalità sale al 50%; e a 70 km/h è quasi certa. A partire da questi dati, il principale dovere delle amministrazioni pubbliche locali è quello di strutturare il traffico urbano in modo da garantire che i limiti d velocità imposti non siano e non possano essere superati. Gli automobilsti alessandrini non sono un branco di persone cattive; ma un branco di persone male-educate; e per educarle al rispetto delle regole il modo più semplice - viste le attuali condizioni - è il controllo; |
Autore: | Luigi Federico Vigna [ 18/02/2012, 12:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
Che la maggior parte dei sinistri avvengano in città è assodato, ma non è vero che la maggior parte dei traumi legati ad un incidente avvengono in città. Non so che statistiche abbia visto Lei, ma io leggo che, per esempio, nel 2008, i pedoni morti in Italia sono stati 648. Ogni anno in Italia muoiono più di 200.000 persone, per carità, ogni vita che si salva giustifica il battersi per la causa, però cerchiamo di aprire gli occhi. I feriti invece sono circa 20.000, ma non ne è descritta l'entità, quindi si va dalla visitina con un graffio in ospedale pur di incassare qualcosa dall'assicurazione all'invalido grave, ma non è specificata la media. E, come ripeto, non c'è solo un comportamento da vigilare, ma tutta la condotta di guida deve essere monitorata, altrimenti si finisce per non fare sicurezza, ma soltanto battere cassa con le infrazioni più facili da accertare. Si dice tanto che gli incidenti stradali non fanno notizia, e invece le malattie professionali? Se stiamo a guardare le statistiche, per ogni persona che muore sulla strada, ce ne sono almeno 2 che vengono avvelenate nel proprio posto di lavoro. E loro sono gratis per lo Stato? Mi rattrista profondamente sapere che ogni anno tanti miei coetanei e non perdono la vita in auto, aprire gli occhi e guardare la realtà nella sua interezza, puntare il dito là dove tutti stanno già indicando non porta ad un miglioramento della nostra società. E se volete dare un serio contributo per salvare delle vite, allacciate e fate allacciare le cinture anche nei posti posteriori quando siete in auto, che sia per 500 metri o per andare in vacanza. |
Autore: | admin [ 21/02/2012, 1:14 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
io penso che Cita: E il 76 % degli incidenti avviene su strade urbane
la percentuale si riferisce al totale degli incidenti su strada non al totale degli incidenti (ad esempio inclusi i casalinghi? ma non penso proprio!!) quindi le statistiche assumono un certo significato.Qui non si tratta di demonizzare nessuno ma è incredibile come in italia i 3/4 degli incidenti avvengano nelle città piuttosto che sulle strade provinciali e statali. E' una statistica che ci deve far riflettere. Tutti noi giochiamo numerosi ruoli sulla strada, siamo pedoni, ciclisti, automobilisti, pochissimi di noi sono però pedoni con delle difficoltà. E' ovvio che io ho quarant'anni e probabilmente come pedone riesco a sfuggire alle insidie automobilistiche. Ma non è questo il discorso. Quello che si fa fatica e i governanti passati e speriamo non futuri non ci pensano proprio è mettersi nei panni degli utenti più disagiati, deboli. Io non ho la presunzione di averlo fatto ma mi capita da un anno e mezzo circa di andare in giro con un passeggino con una persona dentro. Ti cambia totalmente la prospettiva dell'uso della città. E allora capisci che via milano è uno schifo, che se attraversi piazza libertà dalla parte di palazzo ghilini rischi perché le macchine girando attorno alla piazza e andando ad una velocità pericolosa ti vedono all'ultimo momento, che se attraversi lo spalto zona stadio la media delle velocità delle auto è intorno ai 70-80 all'ora. Non esiste!! In svezia se solo ti avvicini alle strisce pedonali e magari stai guardando una mappa e sei distratto le auto si fermano lo stesso. Una volta io ho attraversato la strada anche se non dovevo farlo perché mi vergognavo di aver fatto aspettare un'auto per niente. In Italia il codice della strada lo prevede. Non è questione di salvarsi la pelle ma di rispettare la legalità nelle piccole cose. Perché è dal dettaglio che si misura la civiltà anche degli amministratori. E' così difficile da capire? Poi che si occupino anche di sicurezza, anche se senza tagli, magari lo potrebbero fare le forze dell'ordine. Se volete venite a farvi un giro con me con il passeggino e aprirete gli occhi. Chiamate pure i giornali e la stampa e facciamoci un giro promozionale. Se c'è un candidato che voglia farlo, io sono disponibile. un saluto a tutti |
Autore: | Luigi Federico Vigna [ 21/02/2012, 7:45 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
Si, pure io ho interpretato che il 76 % degli incidenti stradali avviene in città, ma è comprensibile: nelle strade ad alto scorrimento non ci sono (o ce ne sono pochissimi) incroci, semafori, attraversamenti pedonali, ecc, quindi statisticamente è meno probabile che si riesca a tagliare la strada a qualcuno, o a tamponarlo, rispetto ad una strada in città. Il dato, quindi, si deve in parte anche alla conformazione delle strade, oltre al fatto che secondo me la percezione del pericolo in città si riduce molto, portando alcuni a correre dei rischi inutili. Resta il fatto che comunque è un problema che deve essere risolto o perlomeno arginato, via milano è una strada che per permettere una sana convivenza tra auto e pedoni non dovrebbe avere tutte quelle auto in sosta a cavallo tra marciapiedi e la carreggiata, anche su piazza della libertà siamo d'accordo, la mole di traffico, così come la sua velocità, andrebbe ridotta. Mi scuso per i toni accesi dei primi post, non ero d'accordo sul fatto di togliere la polizia dalle loro mansioni e di concentrarla tutta sulle strade, ma siamo d'accordo sul fatto che la sicurezza sulle stesse debba essere aumentata. Ad ogni modo negli ultimi due anni ho visto una sola pattuglia fare dei controlli in città, ed è stato in via silvio pellico, dove passa un'auto ogni quarto d'ora, un margine di miglioramento forse c'è... Colgo la proposta di andare a fare un giro a piedi con te, ma non servirà chiamare nessuno |
Autore: | claudio pasero [ 24/02/2012, 15:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
insisto nel dire che i vigili urbani dovrebbero lasciare a polizia e carabinieri i compiti di controllo del territorio e tornare a preoccuparsi prioritariamente di controllare il rispetto delle regole sulla strada; e tra queste sicuramente di gran lunga la più importante è quella che limita la velocità; quella, secondo le statistiche, è la prima causa di morte o di ferimento grave nel caso di impatto con un utente debole; molti cittadini non usano la bicicletta perché hanno paura; e hanno ragione ad averne; recentemente è stato istituito il limite di velocità dei 30 km/h su molte strade urbane: sarebbe interessante sapere quanti controlli sono stati effettuati per verificarne il rispetto e quante contravvenzioni sono state elevate. |
Autore: | Luigi Federico Vigna [ 24/02/2012, 16:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
I suoi dubbi sono leciti, ma ogni corpo di polizia ha le sue competenze e deve essere rispettato. Poi ognuno è libero di tirare acqua al proprio mulino, chi usa la bici vuole che la polizia controlli le auto, chi usa l'auto chiede che la polizia vada a prendere i ladri. Mi pare chiaro che lei chieda più sicurezza per i ciclisti, e questo lo condivido, ma penso che chi abbia paura ad andare in bicicletta, non ce l'abbia solo per un'auto che gli passa a fianco a 60 km/h, ma forse ce l'ha anche per l'autobus che lo supera a 20km/h. Inoltre, uno può avere paura non solo per la velocità delle auto, ma anche per la quantità delle stesse, quindi si potrebbe lavorare anche sul traffico. Se quello che ci interessa è garantire la sicurezza ai ciclisti, allora possiamo lavorare su un piano di allargamento della rete ciclabile, oltre che di controlli e di gestione del traffico, se vogliamo fare della demagogia, allora continuiamo a parlare di eccesso di velocità. Sto leggendo le vostre segnalazioni qui sul forum, oltre che sul vostro sito, se nel frattempo vorrà propormi delle migliorie per quanto riguarda i percorsi, gliene sarò grato. |
Autore: | claudio pasero [ 24/02/2012, 18:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
veramente mi sembra che a voler fare demagogia sia lei; in ogni caso, visto che delle problematiche legate alla sicurezza stradale e in particolare a quella dei ciclisti come associazione ce ne occupiamo da anni, e come associazione nazionale siamo riconosciuti competenti in questo campo, vorrà concedere che un po' di esperienza e di conoscenze nel frattempo ce ne siamo fatte; quando parla di "poter lavorare sul traffico" non capisco a che titolo lo faccia: lavora forse al P.U.T. di Alessandria? noi da anni chiediamo di poter dire la nostra sul piano del traffico, ma i politici non ci hanno mai ascoltati; comunque a questo link può vedere una mappa del territorio comunale con i percorsi ciclabili (non piste ciclabili) esistenti- in rosso - e quelli secondo noi indispensabil per creare una rete - in blu. |
Autore: | Luigi Federico Vigna [ 24/02/2012, 19:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TU CHIAMALI SE VUOI... |
Il percorso l'ho già visto, al momento sono un cittadino come lei, quindi così come non ho le carte che lei vorrebbe vedere per parlare di traffico, non le ho nemmeno per dire che ci vorrebbero più poliziotti a fare multe, ho le mie idee, così come lei ha le sue, e queste idee le porto mettendomi in gioco per le prossime elezioni amministrative. Riconosco la sua esperienza e me ne guardo dal metterla in dubbio, io sono solo qui per capire le vostre esigenze e confrontarmi. Capisco la sua esigenza di essere ascoltato, ma anche se c'è un po' di sano confronto non ci vedo nulla di male, interessarsi della nostra città non significa dare ragione a tutti. Detto questo, i politici di cui si lamenta per mancanza di ascolto stanno per terminare il mandato, io sono qui che parlo con lei. Se non lo trova utile desisto dal rubarle altro tempo |
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