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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: partiamo dal sindaco?
MessaggioInviato: 14/03/2012, 0:30 
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Iscritto il: 16/12/2010, 15:45
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non mi vergogno per nulla ad ammettere la mia ignoranza, e cerco su wikipedia i compiti di un sindaco..

eccoli..http://it.wikipedia.org/wiki/Sindaco_(Italia)

Nell'ordinamento italiano il sindaco è l'organo monocratico a capo del governo di un comune, talora informalmente denominato anche primo cittadino. Secondo l'art. 36 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) il sindaco è uno degli organi di governo del comune, assieme alla giunta comunale e al consiglio comunale.

vorrei arrivare ai consiglieri comunali... e capire che interesse hanno a sostenere o meno un sindaco...

parto da qui.

se qualcuno che ne capisce volesse spiegarmi in soldoni, gliene sarei gratissimo.

ho questa fissa: non voglio sprecare il mio voto, e voterò soltanto chi mi convincerà attraverso le pagine di forumalessandria.it


Elezione
Secondo l'art. 46 del D.Lgs. 267/2000 il sindaco è eletto dai cittadini residenti nel comune a suffragio universale e diretto ed è membro di diritto del consiglio comunale.
Secondo l'art. 55 del D.Lgs. 267/2000 sono eleggibili a sindaco gli elettori di un qualsiasi comune della Repubblica che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, nel primo giorno fissato per la votazione. Quindi può essere eletto sindaco di un comune anche chi non risiede nel comune stesso.
In base agli art. 71 e 72 del D.Lgs. 267/2000 il sindaco è eletto contestualmente all'elezione del consiglio comunale.
Nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti unitamente alla lista di candidati al consiglio comunale deve essere presentato anche il nome e cognome del candidato alla carica di sindaco, quindi ad ogni candidato sindaco deve corrispondere una sola lista e viceversa. È proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti; solo nel raro caso di parità di voti si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti (in caso di ulteriore parità viene eletto il più anziano di età).
Invece, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, ciascun candidato alla carica di sindaco deve dichiarare all'atto della presentazione della candidatura il collegamento con una o più liste presentate per l'elezione del consiglio comunale. È proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi; se nessun candidato ottiene tale maggioranza si procede al ballottaggio fra i due che hanno ottenuto il maggior numero di voti.


Funzioni
Un raduno di sindaci italiani
Secondo l'art. 46 del D.Lgs. 267/2000 il sindaco nomina i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco, e può in ogni momento revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio.
Secondo l'art. 50 del D.Lgs. 267/2000 il sindaco è l'organo responsabile dell'amministrazione del comune; rappresenta l'ente; convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio comunale quando non è previsto il presidente del consiglio; sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti; esercita le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti; sovrintende all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune; esercita le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge e, in particolare, adotta le ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale; nomina i responsabili degli uffici e dei servizi; attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna; provvede, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni.
Il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.
Secondo l'art. 98 del D.Lgs 267/2000 il sindaco nomina il segretario comunale, che dipende funzionalmente da lui, scegliendolo tra gli iscritti all'apposito albo. Il segretario cessa automaticamente dall'incarico con la cessazione del mandato del sindaco che l'ha nominato, salvo che non sia confermato dal nuovo sindaco.
Secondo l'art. 108 del D.Lgs. 267/2000 il sindaco nei comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti[1], previa deliberazione della giunta comunale, può nominare un direttore generale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato, che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal sindaco, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. Il direttore generale può essere revocato dal sindaco, previa deliberazione della giunta comunale; la durata del suo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco.

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 Oggetto del messaggio: Re: partiamo dal sindaco?
MessaggioInviato: 14/03/2012, 12:33 
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Iscritto il: 04/02/2012, 18:23
Messaggi: 51
Nel nostro caso, di comune con più di 15.000 abitanti, ogni candidato sindaco deve avere almeno una lista di candidati consiglieri comunali che lo appoggia, il perché è semplice: se ci sono decisioni che vanno discusse in consiglio comunale, sarebbe una buona cosa se il sindaco vincente avesse una maggioranza di consiglieri che appoggi quello che lui propone, così com'é altrettanto sano che ci sia una buona opposizione (formata principalmente dai candidati sindaco avversari e qualche consigliere comunale delle loro liste) che freni le decisioni della maggioranza, qualora queste non fossero inclini verso il bene della nostra città.
Siccome ogni lista è formata da 32 membri, è buona cosa, se se ne conosce qualcuno, esprimere la propria preferenza, oltre che per il candidato sindaco, anche per un candidato consigliere comunale, in modo che chi ottiene più consensi, nel limite dei posti assegnati a ciascuna lista, possa avere la precedenza rispetto a chi non è stato apprezzato o non è stato conosciuto abbastanza dagli elettori.
L'importanza di un consigliere comunale è crescente con l'aumentare della popolazione, è impensabile che una città di 100.000 abitanti possa fare affidamento solo sul sindaco, dato che non avrebbe modo di comunicare con tuttti i suoi abitanti, mentre il numero maggiore di consiglieri comunali permette di fare da "ponte" tra i cittadini e le decisioni prese in Comune.
Che interesse ha un candidato consigliere comunale ad appoggiare un sindaco piuttosto che un altro? La condivisione degli stessi valori, la collaborazione nella stesura del programma elettorale, la partecipazione ad uno stesso progetto sono buoni motivi, si tratta di una squadra che decide di impegnarsi per migliorare la propria città. È normale che mentre si lavora insieme poi si instauri un legame di amicizia o per lo meno di stima reciproca che ti da anche la motivazione a continuare sulla stessa strada.
Ovviamente, così come esistono i buoni e i cattivi sindaci, esistono anche i buoni e cattivi consiglieri. Una giusta accoppiata può migliorare sensibilmente la città, mentre una squadra meno onesta può far leva sui poteri del sindaco per far sì che il consiglio comunale per i propri consiglieri sia soltato un passaggio per poi accedere a incarichi dirigenziali all'interno del comune o nelle sue partecipate...
Molti tendono a dare il proprio alla lista che "più probabilmente vincerà" per via del pensiero che votando una lista minore il prorio voto verrebbe disperso. È un grave errore, e lo si può capire proprio conoscendo la struttura del consiglio comunale: aver votato una lista che non ha ottenuto la maggioranza non significa aver disperso il proprio voto, ma aver contribuito ad assegnare almeno un posto a qualcuno in cui si crede.
Il diritto-dovere del voto è una delle pochissime forme che hanno i cittadini per esprimere una decisione che influenza fortemente il futuro di una città: rinunciare al voto o annullare la propria scheda non è una forma di protesta, ma una regressione della società, trovo davvero ipocrita rinunciare a un diritto che i nostri avi hanno ottenuto anche a costo di sacrificare le loro vite. Un buon cittadino si informa e se davvero non trova nessuno che lo rappresenti può fare solo una cosa: candidarsi. Qualcuno che la pensa come lui c'è sempre.


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 Oggetto del messaggio: Re: partiamo dal sindaco?
MessaggioInviato: 15/03/2012, 9:46 
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Iscritto il: 05/11/2008, 9:40
Messaggi: 67
Per quanto riguarda il sindaco una cosa che non ho apprezzato di questo sindaco e voglio dirlo, perché è una cosa che a me dà fastidio, e penso di essere abbastanza tollerante verso le debolezze politiche e non mi sento neanche ideologizzato, prima di ogni voto lascio aperta a tutti la possibilità di convincermi e spesso sono realmente confuso e non saprei chi votare, bé insomma la cosa che mi ha dato fastidio è la furbizia.

Per esempio fare la ztl in zone in cui non passa nessuno o sui conti del comune fare giochi contabili ed evitare le riunioni in cui parlarne.
Queste furbizie.

Penso che la furbizia sia un male soprattutto italiano che porta solo svantaggi. Magari piccoli vantaggi nell'immediato ma grandi svantaggi futuri.

E porta diffidenza, almeno da parte mia.

Va be', mi sono sfogato.
;-)


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 Oggetto del messaggio: Re: partiamo dal sindaco?
MessaggioInviato: 15/03/2012, 11:58 
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Iscritto il: 04/02/2012, 18:23
Messaggi: 51
Il problema di fondo è che non si ha capacità di ascolto e si strumentalizzano le necessità delle persone per poi trarne un vantaggio.
Promettere 40km di piste ciclabili perché la gente ne ha bisogno, e poi farle dove non serve giusto per compiere la promessa è un cattivo uso delle risorse, così come investire in telecamere per limitare il traffico là dove non ce n'è.
Non credo che sia facile fare il sindaco, anche perché - bisogna ammetterlo - nella media ci aspettiamo molto da chi ci governa e, come si suol dire, fa molto più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, però se alla fine dei 5 anni la città è peggiorata, forse è il caso di mettersi in discussione, piuttosto che nascondere la polvere sotto il tappeto.


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 Oggetto del messaggio: Re: partiamo dal sindaco?
MessaggioInviato: 16/03/2012, 14:08 
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Iscritto il: 23/08/2011, 22:38
Messaggi: 13
Il ruolo del Consigliere comunale ha perso importanza con l'elezione diretta del Sindaco ma questo non significa che non abbia poteri. La funzione di controllo degli atti politici e amministrativi oggi prevale su quella di indirizzo che vede Sindaco e Giunta in posizione privilegiata. Ma con un buon gioco di squadra tra colleghi si può valorizzare anche la funzione di indirizzo politico, ovvio che Sindaco, Giunta e Consiglieri debbano condividere temi e modalità di lavoro sennò prevalgono interessi particolari e allora diventa tutto inutile. Con mozioni, odg e proposte di delibera i consiglieri hanno validi strumenti per proporre. Con le interpellanze e l'esercizio del dititto di accesso agli atti possono esercitare la funzione di controllo. L'esposto che abbiamo scritto e presentato alla Corte dei Conti sulle questioni di bilancio sono frutto di un lungo lavoro proprio nell'esercizo dei nostri poteri di controllo.
Per altre info giorgioabonante@gmail.com.

Gruppo consiliare Partito Democratico


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MessaggioInviato: 20/03/2012, 1:22 
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Iscritto il: 16/12/2010, 15:45
Messaggi: 376
vi rinrazio per le risposte, approfondirò ancora appena recupererò energie.
in questa prima parte di confronto sono assolutamente in linea con massimo b.
non mi piace chi mi prende in giro, e sono una camola: alla prima che mi fai.....

non credo come dice federico che "non si ha capacità di ascolto".. ma piuttosto credo che sia proprio voluto il non ascolto e "si strumentalizzano le necessità delle persone per poi trarne un vantaggio".

a giorgio per ora dico grazie per il tuo lavoro e per considerare questo forum

ma son tanti 32 consiglieri... e dove sono elencati ? soltanto sui manifesti? oppure il giorno delle elezioni ti trovi il mega manifesto e non sai chi scegliere?

e poi... se vengono eletti consiglieri? qual'è il loro impegno? quanto sono pagati? che obblighi hanno di legge?

ma per fare il sindaco non basta una laurea, ce ne vorranno 4 ?? c'è un sacco da sapere... oppure se mi eleggono sindaco devo subito avere accanto un espertone di legge, un espertone di comunicazione, un espertone di polizia, per cui mi tocca pagare i consulenti? a spese dei cittadini?

sono proprio a zero, vero?

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 Oggetto del messaggio: Re: partiamo dal sindaco?
MessaggioInviato: 20/03/2012, 10:08 
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Iscritto il: 04/02/2012, 18:23
Messaggi: 51
La lista dei consiglieri penso sia a discrezione personale scegliere se pubblicarla o no, noi abbiamo scelto di farlo sul nostro sito, ma c'è chi non ha messo nessun riferimento, dipende un po' dalle strategie messe in atto. Ad ogni modo quando saremo vicini al 6-7 maggio nei seggi ci saranno le liste complete, così come penso anche sui giornali locali.
Il ruolo di un consigliere comunale è quello di partecipare ai consigli e alle commissioni comunali, oltre che di presentare interpellanze, interrogazioni e mozioni al sindaco e agli assessori.
Non avendolo fatto prima non so dirti di preciso quale sia il compenso, so che viene dato un gettone di presenza (del valore attorno ai 25 euro) per ogni volta che si partecipa, tuttavia per il numero di volte che si tengono i consigli e le commissioni difficilmente si superano i 200 euro.
Diverso è il caso degli assessori (consiglieri comunali scelti dal sindaco in carica per occuparsi di determinate questioni, come i trasporti, la cultura, l'ambiente, ecc..) che ricevono un compenso maggiore.
Il sindaco può farlo chiunque (venga eletto), è quasi impossibile, anche con 4 lauree, conoscere gli aspetti tecnici di ogni argomento riguardante l'amministrazione della città, quindi le consulenze devono esserci, anche perché credo che spesso costi meno chiedere una consulenza e fare un lavoro fatto bene che non farlo male una prima volta e poi correggerlo la seconda.


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