RITA ROSSA RISPONDE A ForumAL
1. RIFIUTI
Come è noto la raccolta dei rifiuti è passata dal Porta a Porta “spinto” ad un Porta a Porta “parziale” dove al vecchio sistema di raccolta che prevedeva una spesa consistente si sono aggiunti circa 3 M€ per l’acquisto dei nuovi cassonetti..
- Mi piacerebbe sapere cosa si pensa di fare in tema di raccolta dei rifiuti, quale sistema di raccolta intende adottare e quale effetto avrebbe sulla tariffa.
- Dal punto di vista societario è d’accordo o meno alla fusione tra ARAL e AMIU?
Tutti i dati ci dicono che Alessandria è sotto i target europei di raccolta differenziata e che il porta a porta è l'unico sistema in grado di garantire il raggiungimento di questi obiettivi con notevoli vantaggi per l’ambiente. L’attuale amministrazione, però, ha compiuto una scelta differente e ha investito risorse preziose per riportare i cassonetti in strada e dotarsi di nuovi strumenti di raccolta. Ora dovremo fare i conti con questa decisione. Penso, inoltre, ci vorrebbe un sistema di tariffa premiante, ma in ogni caso, sono per un confronto più aperto con i cittadini su un tema che li riguarda molto da vicino.
Da un punto di vista societario sono d’accordo alla fusione tra ARAL e AMIU poichè il controllo della filiera è fondamentale, così come la raccolta differenziata sostenuta attraverso una politica di incentivazione
2. PARTECIPATE
Attualmente le partecipate del Comune di Alessandria sono:
1. A.T.M. S.P.A.
2. A.M.A.G. S.P.A.
3. A.M.I.U. S.P.A.
4. A.R.AL. S.P.A.
5. A.RI.STOR. S.R.L.
6. A.S.P.AL. S.R.L.
7. S.V.I.AL. S.R.L.
8. ARGENT.AL. S.R.L.
9. AL.TRI. S.P.A.
10. LA CENTRALE DEL LATTE DI ALESSANDRIA E ASTI S.P.A.
11. S.I.T.AL. S.P.A.
12. OIKOS 2006 S.R.L.
13. PALAZZO DEL MONFERRATO
14. FARM.AL. S.R.L.
15. VALOR.I.AL. S.R.L.
16. RIVALTA TERMINAL EUROPA
Intendo chiudere tutte le ‘partecipate’ non strategiche, sicuramente Svial, Valorial, Al- Tri, Argental. Per non parlare della Sital, che dovrebbe occuparsi di logistica e invece ha organizzato mostre per oltre un milione di euro.
3. PISTE CICLABILI
- E’ intenzione del candidato potenziarla? Se si quali zone e quali percorsi?
Si, vorrei definire un nuovo percorso di piste ciclabili e arre pedonali anche sperimentando la chiusura temporanea al traffico delle aree in prossimità delle scuole dell’obbligo.
4. CISSACA
- In merito al debito contratto dal Comune con il Consorzio..cosa si intende fare?
Il debito con il Cissaca va risanato. Dovremo trovare i fondi necessari a questa indispensabile operazione, a costo di rinunciare a una parte del patrimonio pubblico, e valorizzare i servizi in stretta collaborazione con i Comuni del Consorzio, per poi favorire la sua trasformazione in Unione di Comuni. Non ipotizzo, invece, un passaggio di competenze all’Asl.
5. VALORIZZAZIONE IMMOBILI
- Qual è il piano di rilancio della Cittadella e della EX caserma Valfrè? soprattutto come si prevede di coprirne i costi ?
E’ mia intenzione verificare le condizioni per una diversa valorizzazione dello spazio costituito dall’ex Caserma Valfrè, ad esempio trasformandola in un polo di servizi utile alla città. Per quanto riguarda la Cittadella nego in maniera categorica le voci che stanno circolando in questi giorni sulla mia intenzione di chiuderla. Sono assolutamente favorevole a mantenere aperto e vivo questo luogo, avvalendoci dell’associazionismo a cominciare da quelle realtà che già operano al suo interno, come l’associazione La Cittadella 1728. Ciò permetterà di abbattere i costi di gestione della Cittadella. Sarà fondamentale, prima di tutto, ristabilire un dialogo con il Demanio per la definizione della proprietà, occorrerà poi cercare fondi europei ed è anche mia intenzione riconvocare il Comitato di Valorizzazione della Cittadella, favorendo un dialogo tra Regione, Provincia, Comune e Fondazioni.
6. PONTE
E’ intenzione proseguire con la realizzazione del Ponte meyer? Se no quali sono le soluzioni alternative?
Dopo l’abbattimento del ponte Cittadella si poteva, a mio avviso, privilegiare un intervento meno oneroso. Detto questo siamo a un punto da cui è difficile tornare indietro per gli impegni assunti e per lavori già dati in consegna. Fare un passo indietro significherebbe andare incontro a pesanti sanzioni, come dire oltre il danno la beffa. Inoltre i finanziamenti ricevuti per la costruzione del Meyer sono vincolati, dunque non utilizzabili per altri interventi. Accanto a questo c’è la necessità di collegare la città, perché il ‘vuoto’ lasciato dall’abbattimento del Ponte Cittadella va colmato. Dovremo, quindi, valutare bene le carte, perché un amministratore responsabile studia tutto bene.
7. INQUINAMENTO ATMOSFERICO
- Quali sono le misure da adottare contro la presenza di sostanze nocive presenti nell’aria (PM10) spesso oltre i limiti di legge? Blocco del traffico? Creazione di aree a traffico limitato?
Ridurre l’inquinamento atmosferico è uno degli obiettivi che ci poniamo, anche perché il nostro paese dovrà rientrare nel patto 20/20/20 e cioè entro il 2020 ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, ridurre del 20% i consumi energetici e soddisfare il 20% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili. Credo che occorrerà potenziare e incentivare i trasporti pubblici e l’utilizzo del bike e car sharing e puntare sulla valorizzazione dei ‘polmoni verdi’ della città.
8. VIABILITA’
- E’ favorevole o contrario al divieto di transito per le automobili nel centro storico?
Penso che il problema non sia quello di chiudere o meno le strade, piuttosto di rendere accessibile, ma al tempo stesso vivibile, il centro cittadino. Prima di realizzare aree pedonali occorre subito costruire parcheggi e lavorare ad un piano di mobilità coerente con il bisogno di collegare le diverse zone della città. Per questa ragione sono favorevole alla costruzione di parcheggi multi-piani a ridosso del centro nelle direttrici nord-sud ed est-ovest, in aree quali Piazza Madre Teresa di Calcutta (per tutti piazza Aci) , Piazza Gobetti, Piazza Martiri di Nassirya e zona ospedale, utilizzando la finanza di progetto. Allo stesso tempo, in accordo con commercianti e residenti, vorrei estendere aree pedonali per restituire agli alessandrini il gusto di passeggiare tra i propri negozi anche in zone oggi un po’ sacrificate dal punto di vista commerciale, quali via Dante e via Marengo. Il centro commerciale e le vie commerciali come Corso Acqui hanno, oltre a un’importanza economica, un grande ruolo sociale
9. SICUREZZA IDROGEOLOGICA
- Periodicamente i sobborghi di Alessandria sono oggetto di allagamenti per le piene dei fiumi (S. Michele, Astuti, Osterietta,ecc.ec.) come si pensa di risolvere questo problema e con quali risorse? E’ favorevole o contrario alla realizzazione di casse di laminazione?
In termini schematici il quesito era ed è: costringere il fiume a non esondare costruendo argini sempre più alti e rimuovendo ostacoli (ponti) trasformandolo quindi in un grande canale percorso da correnti ad alta velocità di livello superiore a quello della citta? Oppure ridurre le portate di piena rendendole non pericolose nell'attraversamento della città, facendo in modo che il fiume invada zone appositamente predisposte e peraltro indicate e quasi 'richieste' nel tempo dal fiume stesso? La comunità scientifica indica quest'ultima come la risposta corretta al quesito posto. La soluzione è il ripristino delle aree golenali e la creazione di aree (o casse ) di laminazione. Sia il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici che l’AIPO concordano ormai su tale tesi. Le risorse necessarie devono essere stanziate a livello nazionale e regionale. Si tratta, infatti, di un problema di sicurezza idrogeologica che interessa tutto il corso del Po’ e che doveva da tempo essere risolto: si pensi che nel dopo alluvione del ’94 furono realizzate nell’alessandrino opere per un importo superiore ai 500 milioni di euro
10. PERSONALE
- Pensa di ridurre il numero di dirigenti comunali e le posizioni organizzative in servizio presso il Comune ?
- Cosa pensa in merito alla regolarizzazione dei precari?
Il nostro primo obiettivo sarà quello di abbattere la spesa corrente, dunque ben venga ridurre i costi anche attraverso la riduzione dei consigli di amministrazione delle aziende partecipate non strategiche, come ho già spiegato. Proporrò anche ai consiglieri comunali di ridurre il numero delle commissioni. Per quanto riguarda i precari, se verrà decretato il dissesto, la legge prevede tra le altre conseguenze il licenziamento del personale precario. E’ nostra intenzione cercare di evitare un simile epilogo che significherebbe la perdita di tante competenze e di professionalità maturate nel tempo.
