5/03/2012
Non ha perso tempo, Manuela Repetti. Dal lunedì successivo al congresso del Pdl all’Hotel Marengo, che ha visto la sua “incoronazione” a coordinatrice provinciale del partito, ha preso possesso della sede alessandrina del Partito della Libertà di via Mazzini, in questi giorni insolitamente affollata di big politici del territorio. L’obiettivo è dare un immediato imprimatur di dinamismo ed efficienza, più che mai necessari per affrontare l’imminente sfida elettorale rappresentata dalle elezioni amministrative di primavera.

Onorevole Repetti, lei è già in trincea: vuole smentire chi pensa che un onorevole sia troppo impegnato, e lontano, per gestite concretamente anche il territorio?
Parleranno i fatti, vedrà. Certo le mie settimane, soprattutto nei prossimi mesi, saranno intense. Ma a Roma spero di riuscire a concentrare i miei impegni parlamentari, in particolare nella Commissione Giustizia, tra il martedì e il giovedì. E dal venerdì al lunedì mi dedicherò con impegno alle attività organizzative sul territorio: le cose da fare davvero non mancano.

Partiamo proprio da qui: pancia a terra a sostegno dei candidati sindaco per le elezioni di maggio, ha detto qualcuno dal palco del vostro congresso. Il che ad Alessandria significa appoggio incondizionato a Piercarlo Fabbio?
Certo che sì. Fabbio è stato ed è un ottimo sindaco, ama la sua città e lo ha credo sempre dimostrato, da primo cittadino e anche in precedenza, dedicando ad Alessandria un’attenzione quotidiana, sensibile anche ai più piccoli dettagli.

Però, anche se lei è novese, e impegnata a Roma, certo non possono esserle sfuggite le recenti vicende cittadine, culminate nella questione bilanci contestati dalla Corte dei Conti. Non temete, ricandidando l’attuale sindaco, un contraccolpo elettorale?
La vicenda bilanci l’abbiamo seguita e la seguiamo con attenzione, ma prima di tutto è in divenire, e non ancora definita. E comunque non mi sembra possa offuscare l’onestà e le capacità di Fabbio, che sono certa saprà raccogliere ancora un ampio consenso tra i cittadini di Alessandria. Detto questo, non ci nascondiamo le difficoltà generali del voto di maggio, che certo passano anche da Alessandria…

Si dice che per il Pdl siano un test decisivo. E che un risultato negativo potrebbe anche comportare nuovi scenari politici nazionali, in termini di nascita di nuovi partiti, e alleanze inedite. Il grande centro che andrebbe da Berlusconi a Veltroni, passando per Casini, insomma. Lei cosa ne pensa?
Penso che siamo certamente in una fase delicatissima non solo per il quadro politico, ma per il Paese. E che il presidente Berlusconi abbia mostrato, pochi mesi fa, grande senso di responsabilità accettando di sostenere l’esecutivo tecnico di Mario Monti, anziché portare il Paese alle urne. Rimango altresì convinta che Pdl e Pd rimarranno comunque i due principali competitor della scena politica nazionale, ma naturalmente non ho la sfera di cristallo, e molto dipenderà dall’evoluzione del quadro generale dei prossimi mesi.

Restiamo a casa nostra, e su Alessandria e Acqui in particolare. A Torino l’alleanza tra Pdl e Lega tiene: da noi siete concorrenti, almeno al primo turno delle amministrative. Ci sarà un accordo per il ballottaggio?
La Lega Nord ha rinnovato i vertici provinciali in parallelo a noi, domenica 26 febbraio. Io sono assolutamente intenzionata a promuovere a breve incontri ufficiali tra i nostri partiti, per dialogare con trasparenza e a tutto campo. Credo assolutamente, come anche il mio collega di coordinamento Antonio Maconi ha ribadito in questi giorni, nella necessità di un confronto a tutto campo con la Lega, con cui governiamo la Regione, e con cui abbiamo collaborato a lungo anche su scala locale. Vedremo se sarà possibile raggiungere qualche forma di accordo.

I congressi cittadini, ad Alessandria e negli altri centri zona della provincia, a questo punto slitteranno a dopo le elezioni?
Anche di questo dobbiamo parlare, per capire se sia opportuno convocarli così a ridosso della scadenza elettorale, che ci vedrà tutti assai impegnati e coinvolti, oppure subito dopo. Certamente comunque ci saranno, e saranno veri e spero ricchi di partecipazione, come è stato quello provinciale.

Al congresso di Marengo in effetti avete dimostrato una grande capacità di coinvolgimento, e una copertura capillare del territorio. Ma l’osservatore un po’ smaliziato continua a vedere dentro il Pdl tre grandi famiglie: gli ex di An, gli ex socialisti e gli ex democristiani. La prima repubblica non morirà mai?
La sua osservazione è vera, ma prima di tutto dimostra che siamo davvero il Partito della Libertà, e non un monolite in cui tutti devono essere omologati e standardizzati. E poi, a ben guardare, queste matrici sono evidenti e resistenti soprattutto sul fronte dei rapporti personali, frutto di un lungo percorso politico, e di vita. Ma sul piano della progettualità davvero mi pare che ormai ci si muova in maniera assolutamente unitaria, ed è quel che conta.

On. Repetti, lei è di Novi: che rapporto ha oggi con la sua città? E lì il centro destra a che punto è nel processo di preparazione alle elezioni comunali del 2014?
Io sono novese al 100%, anche ora che trascorro parte della settimana a Roma. Come centro destra abbiamo commesso in passato anche degli errori (mi riferisco alla candidatura di Gigi Moncalvo), perdendo credo un’occasione storica per arrivare al governo della città. Ma tra due anni ci riproveremo, e abbiamo credo ottime chance di farcela.

Il Pdl novese però ha subìto non poche lacerazioni. E ultimamente è stata presentata un’associazione politica, Novisiamo, che ha tutta l’aria di proporsi come laboratorio non solo di idee, in prospettiva anche elettorale…
Ben vengano tutti i progetti che, nell’ambito del centro destra, possono farci crescere, e portare valore aggiunto, mi auguro in vista di una battaglia comune tra due anni. Con il senatore Gianfranco Chessa, e con gli altri promotori di Novisiamo, ci conosciamo da una vita, e ci confronteremo senz’altro sul merito, e sui bisogni della città.

Onorevole, il suo percorso politico è cominciato proprio come consigliere comunale a Novi. Come è avvenuto il grande salto verso la politica nazionale?
Sono entrata in consiglio comunale a Novi nel 2004, e nel frattempo, con molta determinazione, credendo fermamente nel progetto del presidente Berlusconi, ho cominciato a partecipare a tanti eventi nazionali, e mi sono fatta conoscere e, evidentemente, apprezzare. Sfatiamo un mito: io ho conosciuto Berlusconi nel 2005, ed è stato lui, un anno dopo, a presentarmi Sandro Bondi, e non viceversa. Non solo: fino al 2008 con Bondi ci sono stati solo contatti sporadici, e puramente politici. Il nostro rapporto affettivo si è sviluppato soltanto in seguito, frequentandoci a Roma dal 2008 in poi.

Politica e amore come binari separati dunque: ma un’ultima domanda di gossip gliela devo fare per forza. E’ vero che in primavera l’on. Repetti e il senatore Bondi convoleranno a nozze?
(sorride, ndr) No, no, me lo chiedono spesso, ma è prematuro, anche perché entrambi ancora dobbiamo ancora completare le procedure di divorzio. Tra l’altro lo snellimento dell’iter di separazione è uno dei temi di cui mi sto occupando in Commissione Giustizia: è una questione che interessa davvero tanti cittadini, e in cui una semplificazione mi sembra assolutamente necessaria.

Ettore Grassano
fonte alessandrianews
http://www.alessandrianews.it/intervist ... -7936.html

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