- Pensa di ridurre il numero di dirigenti comunali e le posizioni organizzative in servizio presso il Comune ?
Quello dei dirigenti comunali è uno dei problemi principali. Vanno ridotti di certo. Ma non basta, vanno svecchiati. C’è troppo familismo, troppe rendite, troppe posizioni acquisite, troppe nomine per meriti politici ed amicali e non per merito.
La questione del progetto di Santa Maria di Castello ne è solo l’ultimo esempio, ci sono troppi accordi tra vecchia destra e sinistra a danno dei cittadini, dei dipendenti comunali e delle imprese.
Servono uomini di qualità, dotati di competenza, di amore per la città, di rispetto per i lavoratori ed in grado, questo è veramente importante, di fare gioco di squadra.
Gli uomini di qualità non sono alieni o entità astratte, sono coloro che sanno che cos’è il rispetto, l’umiltà e l’ascolto e che sanno valorizzare i meriti e i progetti, non le amicizie.
- Cosa pensa in merito alla regolarizzazione dei precari?
Tutti sanno che c’è il blocco delle assunzioni. D’altro canto, l’ente pubblico non può più servire per gestire clientele e fare assistenzialismo. I precari possono e devono essere regolarizzati nell’ambito di una interazione virtuosa fra gestione pubblica e gestione privata.
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