Questo sito usa cookies tecnici che aiutano Forumalessandria a migliorare la fruibilità dei contenuti. Proseguendo la navigazione del sito, effettuando uno scroll della pagina, clickando nei browser supportati in qualsiasi punto della pagina, o clickando il bottone Accetta, acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni consultare la voce Informativa cookies
Oggi è 19/04/2025, 2:29

Tutti gli orari sono UTC+01:00




Forum bloccato  Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 1 messaggio ] 
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 27/04/2012, 15:31 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: 31/01/2012, 15:05
Messaggi: 71
Interveniamo su un tema che ci sta particolarmente a cuore, la Cittadella. Sottoscrivo in toto il comunicato dell’Associazione ‘La cittadella di Alessandria 1821’, in merito alle dichiarazioni della candidata Rossa. La cittadella è un patrimonio culturale, storico, paesaggistico e simbolico di Alessandria e dell’intera Europa. Lì vi sono tre secoli di storia europea, italiana e alessandrina. Questo patrimonio va restituito alla città e al mondo intero, non certo usato per coltivare le patate, per un altro centro commerciale o come ennesima sede di lusso di questo Stato seicentesco. Parco e cultura, queste sono le destinazioni possibili. E se sono possibili, sono doverose per chi amministra Alessandria: la Cittadella deve diventare il salotto di casa degli alessandrini e, insieme, un centro di cultura, storia e arte al livello delle migliori realtà europee e attirare i turisti da tutto il mondo. La faccia della Nuova Alessandria, non il simbolo della città degli incubi.


----------------------------
Alleghiamo la parte del Programma che riguarda il recupero della Cittadella, il Lungofiume, il Ponte e la nuova urbanistica, scaricabile anche su www.pariseperalessandria.it

1. ALESSANDRIA DELLA CULTURA E DELLA NUOVA URBANISTICA

Alessandria è la città della demolizione della fabbrica Borsalino, della ciminiera e della passerella e di altri simili scempi urbanistici. Non si è soltanto abbattuto un patrimonio urbanistico inestimabile della città, ma la sua stessa memoria civile. Si è operata una rimozione, materiale e simbolica, di due pilastri della nostra storia recente: la cultura industriale e la cultura operaia. E che cosa si è messo al loro posto? Sul piano urbanistico, speculazione e bruttezza architettonica. Sul piano politico e industriale, affarismo al posto degli affari, ideologia al posto della cultura operaia. Si è operata un attacco profondo all’umanesimo operaio e a quello industriale, che ha prodotto i risultati che tutti oggi vediamo: una città senza identità e senza ruolo economico e sociale.
Tutto quanto c’è di bello in Alessandria è stato costruito cento anni fa. Dobbiamo cambiare strada e imboccarne una nuova, con forti radici nella nostra storia. È la strada della nuova urbanistica, che sia in grado di creare un patrimonio architettonico duraturo per questa e le future generazioni. In questo punto e nel punto 12 cerchiamo di fornire alcuni spunti.

Con la CULTURA creiamo identità e sviluppo.

Occorre una nuova visione urbanistica di Alessandria, visione pensata e immaginata per ridare senso e direzione alla città e al suo sviluppo futuro, sociale ed economico.
Non parliamo di cultura parastatale e assistita e nemmeno della cultura come mero svago da tempo libero. Ci riferiamo a un concetto ampio che riunisce sapere, studio, scambio di idee e di esperienze, ricerca, tecnologia, arte, cultura popolare. La grande ricchezza culturale italiana è stata via via dissanguata dalla politica. Con la fine delle ideologie, è ricominciato un movimento sotterraneo, sottile ma capillare di affrancamento dallo statalismo culturale.
Anche ad Alessandria dobbiamo sintonizzarci e tornare a investire sulla cultura: è l'unico modo che abbiamo per ripensare la nostra città, costruire un nuovo concetto del ruolo di Alessandria nel terzo millennio e nell'era globale.

L'INDUSTRIA CULTURALE.
Di cultura si può vivere, i servizi culturali possono dare lavoro, se la politica considera la cultura solamente un fine e non uno strumento di propaganda.
L'esempio vizioso della gestione del Teatro Comunale in questo senso è un vero e proprio caso clinico: spreco enorme di denaro pubblico per creare clientele, disservizi, disoccupazione, umiliazione e scoramento degli artisti locali.
La circolazione culturale in un territorio è il primo vero motore d’innovazione, sviluppo, ricchezza diffusa, nuova economia ecologica e umanistica, nuove connessioni commerciali, nuovo lavoro e nuovi modelli di relazioni aziendali.


LA NUOVA CITTADELLA: PARCO, CULTURA, LUNGOFIUME, PONTE PEDONALE
Facciamo un esempio di cosa può succedere ad Alessandria se si torna a pensare ed investire in cultura. La costruzione definitiva della Cittadella della cultura e delle arti è pressoché obbligatoria, un sogno che dobbiamo rendere realizzabile: cinema, teatro, musica, musical, spazi fissi e atelier per gli artisti, un campus interattivo, spazi autogestiti dai giovani, piccolo commercio legato al mondo dell'arte e della cultura. La Cittadella può trasformarsi più in un centro di moderne botteghe, che nell'ennesimo centro commerciale o semplice contenitore di eventi estemporanei fatti per accontentare i soliti amici. È necessario che si affermi il principio dell'interazione virtuosa fra iniziativa privata e azione e promozione pubblica.

La Cittadella, la nostra anima.

IL PARCO DELLA CITTÀ
Il parco della Cittadella deve diventare un luogo attrezzato, pulito, sicuro dove poter trascorrere il tempo libero e svolgere attività ludiche e di socializzazione in un contesto di arredo del verde ragionato, che esalti e valorizzi la bellezza della struttura storica.
Dovrà essere un luogo per passeggiare, portare i bambini in tranquillità all’aria aperta dando loro la possibilità di usufruire di aree gioco attrezzate con strutture ecologiche, fare jogging, seguire percorsi della salute, semplicemente leggere un libro o volendo, prendere il sole. Verranno anche individuate delle zone pic-nic ecosostenibili attrezzate a basso costo che verranno messe a disposizione di tutti come per altro già succede in altre città europee.
Dovrà essere anche un parco per gli amici a quattro zampe con aree loro espressamente dedicate.


LA CITTADELLA DELLA CULTURA
Un luogo a disposizione dell’arte, dell’artigianato, della storia e della cultura. Dove fruire e produrre cultura.
Sempre aperto e con un calendario ricco di eventi di respiro europeo che attragga i turisti e diventi orgogliosamente il salotto di casa di tutti gli alessandrini

Investiamo nella cultura: crea sviluppo e la nuova identità che serve ad Alessandria.



LA CITTÀ CHE SARÀ

Non sogni ma progetti reali: guarda la ‘Nuvola–Città’ in ultima pagina.

Ponte Cittadella, Lungo fiume, Valfrè e le Due Passerelle: un Nuovo Centro è possibile.

La Cittadella non deve restare isolata dalla città.
È finalmente l'ora di recuperare il rapporto degli alessandrini col Tanaro lungofiume farne una parte viva della città come avviene in tutti le migliori città fluviali del mondo, un luogo dove passeggiare, bere il caffè, ascoltare musica, incontrarsi, fare shopping e di notte diventi il luogo della vita notturna: dobbiamo riqualificare il lungofiume dalla Stazione a Viale Michel.
Serve un ponte che esalti la sua funzione di congiungimento di due estremi, un ponte sia per le auto che pedonale , bello e poco costoso, unito ad un ulteriore intervento a basso impatto che porti i pedoni da borgo Rovereto al waterfront.
Il naturale collegamento fra la nuova Cittadella, il parco, il lungofiume, il quartiere Rovereto, pazza Santa Maria di Castello che ricordiamolo è il nostro vero centro storico e l'intera città. Questa è la vera faccia moderna, la faccia di un’Alessandria che guarda al presente e al futuro, che ritorna ad essere a misura d'uomo e non di tir.
Inoltre è davvero indispensabile per lo sviluppo della città il secondo ponte sul Bormida così da decongestionare il traffico che quotidianamente intrappola gli automobilisti sulla direttrice che collega Spinetta ad Alessandria.
Parco: utilizziamo lo straordinario complesso di terreni, rivellini, bastioni, terrapieni che circondano gli edifici della caserma interna. Il parco si verrebbe dunque ad inserire in un contesto di pregio per il quale è auspicabile la massima cura. Attrezzato, pulito sicuro dove poter trascorrere il tempo libero e svolgere attività ludiche e di socializzazione in un luogo verde, fiorito, ragionato che esalti e valorizzi la bellezza della fortificazione storica: per i giovani, le famiglie e i bambini, per gli sportivi con un percorso per il footing, per gli amanti degli animali con l’area cani attrezzata.

Cultura: La fruizione costante del bene è un elemento importantissimo volto alla salvaguardia duratura e alla manutenzione costante del bene stesso. Area museale: la Cittadella è uno straordinario "contenitore" di storie e vicende umane che un museo interattivo potrebbe efficacemente trasmettere alle future generazioni. L'esempio senza andare lontano potrebbe essere quello del "forte di Exilles".
Come dimostrano gli esempi di Exilles o la Cittadella di Namur in Belgio, il recupero di opere storiche come la Cittadella non è solo un’opera meritoria, ma è in grado di generare un indotto turistico importante.

Le Due Passerelle
Non serve collegare le due sponde del Tanaro con il ponte, se non colleghiamo la Cittadella, il ponte e il lungofiume alla città. Oltre che un ponte sia stradale sia pedonale, serve una passerella pedonale fra Piazza Gobetti e il lungofiume, che eviti di usare il semaforo. Una passerella che ricordi quella della Borsalino: costruire l’Alessandria futura che parte dalle cose migliori del suo passato. E con questa visione, costruire finalmente la passerella del Cristo.

Basta centri commerciali e basta palazzi.

La Valfrè
L’ex Caserma Valfrè non può diventare l’ennesimo centro commerciale o un altro villaggio abitativo.
Deve essere restituita agli alessandrini, con il Museo della Città gli spazi per i giovani, gli studenti, le piccole imprese e le associazioni. Lo stesso vale per piazza Santa Maria di Castello, l’ex Ospedale militare e altri luoghi storici: riconsegnarli nella loro bellezza alla città, per costruire finalmente un Nuovo Centro.
La Valfré può avere due funzioni importantissime:
1. consegnare spazi pubblici ai cittadini, alle associazione ed alle iniziative dei giovani;
2. un grande parcheggio a basso costo e vicinissimo al centro;
La Nuova Cittadella e la Nuova Valfrè sono sogni sì, ma realizzabili attraverso l’impegno, la qualità degli amministratori e l’etica gestionale.
Le casse del comune sono disastrate ma per i buoni progetti i soldi si trovano. I finanziamenti europei e l’interazione virtuosa tra pubblico e finanziatori privati sono lo strumento principe che finora non è stato correttamente utilizzato.
La qualità chiama qualità e crea ricchezza.


Top
   
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Forum bloccato  Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 1 messaggio ] 

Tutti gli orari sono UTC+01:00


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Limited
Traduzione Italiana phpBBItalia.net