Morando replica a Lai:"Citare la piena, che spazza via i dieci candidati sindaco, mi sembra di cattivissimo gusto e meritevole delle sue scuse"
Comunicato stampa del 14/11/11


"Mi sia concesso il diritto di replica come candidato sindaco alle dichiarazioni del sig. Lai rilasciate a mezzo stampa da titolo “Dov’erano i candidati” che contiene la seguente frase rivolta ai vari candidati Sindaco “ sono una decina mi par di capire, ma sembra che siano stati spazzati via dalla piena dei fiumi dello scorso fine settimana. Mi chiedo dove erano, non ne ho visto uno a dare una mano, a condividere l’emergenza con l’amministrazione comunale e con il sindaco Fabbio, per il bene della città. Ne ho visto uno di quei candidati con le scarpe pulite a una funzione religiosa”.

In qualità di candidato alla carica di sindaco per la lista civica “Per la nostra città” rispondo al sig. Lai, che muovere accuse e lezioni ad altri, molto spesso s’incorre in pessime figure. Egregio sig. Lai, come abitante del quartiere Orti, lo scorso fine settimana in ansia per la piena prevista, non ho per nulla indossato le scarpe pulite per funzioni religiose, come molti del mio quartiere, alcuni dei quali immagino non abbiano indossato neanche il pigiama durante la notte, ho passato il fine settimana a preoccuparmi magari di spostare al piano superiore diverse cose di casa mia.

Ho passato i giorni precedenti con altri cittadini a imbastire una rete di raccolta informazioni e di scambio delle stesse, per riuscire nel mio possibile, a tranquillizzare chi non lo era. Sig. Lai percepisco che il suo accanimento verso tutti coloro che non la pensano come voi può essere alto, ma citare la piena, che spazza via i dieci candidati sindaco, in un momento che le piene hanno fatto molte vittime vere, in varie parti della nostra nazione e che nel rispettoso ricordo, meriterebbero non si usasse questa triste evenienza in diatribe di bassa politica, mi sembra di cattivissimo gusto e meritevole delle sue scuse.

Perché se questo è l’inizio di una campagna elettorale, non voglio immaginare cosa sarà capace di dire durante pur di liberarsi degli avversari. Sig. Lai le faccio anche presente che lei fa campagna elettorale dalla sua posizione di assessore, posizione che comprende, anche se non sbaglio, il privilegio di ricevere un emolumento, mentre io faccio campagna elettorale come semplice cittadino uscendo da casa tutte le mattine per andare a fare una giornata piena di lavoro, per pagare le tasse e contribuire anch’io affinché lei riceva il suo emolumento da assessore. Come si dice “ un bel tacer non fu mai scritto”."