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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 12/11/2008, 9:49 
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Iscritto il: 05/11/2008, 9:40
Messaggi: 67
Eccola, in forma di raccaonto o quasi:

Tutti, intorno a me, hanno il viaggio come priorità.
Da cosa vogliono scappare? Da quest’afa estiva, umida e zanzarosa? O dagli inverni ora un po’ più tenui, ma ancora troppo silenziosi?
Avete ragione, non discuto. Però pensateci, prima. Riflettete, ecco quello che vi chiedo. Non lasciatevi suggestionare da soluzioni facili, finitela di sognare l’isola esotica ad ogni passo. Perché da solo non ce la faccio, ho bisogno di aiuto, sostegno, non so come spiegarvi, solidarietà se non proprio collaborazione. Per fare cosa, mi chiedete. Intanto voi cominciate a riflettere, poi valuteremo insieme. Perché qui, tra queste vie anonime, da solo non riesco a stare.
E questa placidità della provincia, che piace tanto a quelli di città esasperati dalla città, be’, questa placidità, sarà anche piacevole ma a me infastidisce; e anche il fatto che i giorni scorrono, anche quello mi infastidisce.
Insomma, lo sapete anche voi, la piazza centrale è un parcheggio, il monumento più conosciuto un ridicolo obelisco.
Ma le colline sono magnifiche, lo sai, soprattutto in primavera. I colori sono ancora limpidi, qui intorno. Se ti guardi in giro hai l’idea che la luce sia una padrona di casa che imbandisce il tavolo per degli ospiti, nei prati le tonalità di verde si intrecciano e quando ha appena smesso di piovere c’è questo sapore di terra rizzollata o di erba tagliata e se sei fortunato puoi trovarti davanti a campi di girasoli tanto perfetti che sembrano usciti dal paradiso di chiunque tu voglia.
Ma a me la natura fa starnutire.
Il bello della vita a misura d’uomo è che non perdi di vista le persone. Non scompaiono nel nulla. Gli amici d’infanzia li frequenti per anni. E c’è sempre qualcuno che ti saluta, quando esci di casa.
Non mi manca nulla, ho da mangiare e da dormire, ho tempo libero e amici, quindi i miei lamenti sono più che giustificati. Provateci voi ad avere tutto e non pretendere da voi stessi di più. Provateci voi a non essere viziati. E poi, va bene, la natura, la bellezza, ma l’ingegno umano dove lo mettiamo? In che posizione nella nostra speciale classifica? Io lo vorrei mettere al primo posto. Sopra tutto l’ingegno umano. E in questa provincia, di ingegno umano da tramandare ai posteri, non c’è stata poi tutto questa abbondanza. D’accordo: Umberto Eco, che si dice orgoglioso di essere nato in città, ma intanto vive altrove; il famoso pittore futurista, metafisico Carrà; Pellizza col suo quarto stato, di un piccolo paesino qui intorno e, chissà, forse Urbano Rattazzi, che imperioso indica, da una statua al centro di una piazza, le vie pedonali davanti a lui. Un po’ di shopping secondo Urbano non fa male, a quanto pare.
E Gianni Rivera. Dove lo metti Gianni Rivera?
Non sto parlando di gente che tira calci al pallone.
E l’esistenza di migliaia di persone, che hanno faticato, reso produttiva la terra, trasformato la natura, prodotto, costruito, e che con il loro duro sforzo quotidiano hanno permesso a noi di vivere un po’ più comodamente? Questi non li consideri? Gente che parlava poco e si svegliava all’alba, gente con il cervello fino e fa lo stesso se le mani non lo erano altrettanto, e poi i loro figli, che hanno combattuto con la modernità, si sono adattati e hanno lasciato a noi la loro esperienza di individui all’interno di una comunità con valori a cui attingere.
Sono stanco, ho bisogno di vacanza. Un paio di settimane in una spiaggia caraibica sarebbero l’ideale.


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MessaggioInviato: 25/01/2009, 16:57 
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Iscritto il: 24/01/2009, 13:22
Messaggi: 1
wow...racconto avvincente..
sono un'alessandrina d'adozione ma questo non sarebbe il modo migliore per definirmi. vengo da una provincia di salerno famosa per aver ospitato nel 79, anno della mia nascita, i pink floyd ma sconosciutissima a molti. e sono qui per lavoro a restaurare il palazzo nella pzza centrale che ospita il parcheggio:)
ecco nella mia terra mi sentivo esattamente come ti senti te a parte il fatto che avessi a 10 min di distanza il mare e non le colline...ma è questione di gusti:)
la placidità della provincia mi infastidiva e idem per il tempo che scorreva inesorabilmente scandito da attimi pseudosimili e ahimè la routine che incombeva! anch'io incontravo amici dell'elementari, medie, liceo per non farmi mancare nulla, fortuna che l'università l'ho fatta fuori:) e su ciò ke sono d'accordo al top è che pretendo sempre di più!
sono qui da poco e ancora non mi sono ambientata eppure non ho mai avuto nessun problema a relazionarmi con gli altri...invece qui...mah...perchè? sembra siate tutti presi troppo da voi stessi, dalla forma perfetta, dalle lampade, dai macchinoni...per adesso ho visto solo pura apparenza e superficialità ma sarà perchè ancora non sono riuscita a scavare...per questo sono qui, vi fate conoscere per come siete realmente? mi aiutate ad avere un'opinione differente dall'impatto che ho avuto!help me
ps massimo forse sono uscita molto dal tema che avevi affrontato ma mi sono basata sul titolo del post
pps fammi un fischio se vai in un'isola caraibica che ti seguo;)


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MessaggioInviato: 26/01/2009, 18:30 
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Iscritto il: 05/11/2008, 9:40
Messaggi: 67
Ti ringrazio del post. Non sono ancora partito per qualche isola caraibica, rimango avvinghiato alla nebbia e alla pioggia del Piemonte...
Capisco che non dev'essere facile per chi arriva da fuori adattarsi a vivere qui. E' vero che spesso la gente è chiusa in se stessa, c'è sempre un po' di diffidenza per il nuovo e si tende a guardare storto chi esce dal gregge. Lo si percepisce vivendoci, figuriamoci arrivando da fuori. Perché? Non lo so. Sarà il clima che rende introversi? Sarà il modo di vivere, sarà un tipo di cultura ormai introiettata? Magari è un mix di tutto questo.
Quello che a me colpisce più di tutto è che questa percezione è abbastanza comune, è rarissimo sentire qualcuno parlare bene di Alessandria, però pochissimi cercano di fare qualcosa per renderla più viva. Io, per esempio, faccio parte di un gruppo teatrale e lottiamo per avere un po' di pubblico nei nostri spettacoli. E' difficlissimo coinvolgere le persone, ed è una cosa che va al di là della qualità di ciò che si propone.
Mi piacerebbe, come gioco, fare un sondaggio chiedendo di dare un aggettivo ad alessandria. Cosa ne verrebbe fuori? Si potrebbe provare, sul forum
Però qualcosa c'è. Per esempio questo forum e questo blog sono già qualcosa. Sono gestiti con passione e tra un paio di mesi ci sarà una festa proprio del blog tra due locali del centro. Può essere un modo per conoscere qualcuno che non è interessato solo alle macchine e a vestirsi elegante. Alessandro, che organizza l'evento, è in cerca di persone che abbiano voglia di farsi coinvolgere. Magari con chi frequenta il forum si può organizzarsi per un aperitivo, già una volta ci si è trovati di sera. Sarebbe un modo di conoscere persone che l'altra volta non ho avuto modo di vedere.



Non so se posso aiutarti in altro modo, però sappi che qui il poco che c'è è nascosto e bisogna un po' cercarlo, prima di trovarlo. Ma qualcosa c'è e non tutte le persone sono così come le hai descritte, per fortuna.


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MessaggioInviato: 28/01/2009, 21:55 
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Iscritto il: 18/11/2008, 23:34
Messaggi: 36
Simona. Io sono alessandrina e non mi sembra che gli alessandrini tipo siano solo presi da se stessi, badino solo alla forma fisica o ai macchinoni. Io vedo molta gente vestita come viene viene e girare sempre in bici. Quella che descrivi tu è una realtà in realtà comune a molte città d'Italia... comune alla vita di oggi. Prova solo a fare una giro nelle più grandi Torino, Genova... Un quotidiano piuttosto "glamour" e incentrato sull'apparire. Piuttosto noi alessandrini siamo molto chiusi e introversi, questo sì, e anche piuttosto diffidenti. Te ne devo dare atto. Per nulla allegri e gioviali. Poi, ognuno ha la sua opinione ed è chiaro che la percezione del “forestiero” è sempre diversa dal “nativo”. Qui nel blog e nel forum avrai modo di fare conoscenza, comunque, con gente attiva e simpatica come Alessandro (nostro factotum) e alla festa di BlogAL il 29 marzo non devi mancare! Ci siamo, ci siamo, solo che siamo nascosti bene noi lettori e frequentatori di teatro, cinema, mostre... Intanto, per mostrarti la mia buona fede e volontà, ti chiedo di contattarmi (in fondo a questo commento trovi "profilo" oppure "mp=messagio privato"). Se ti fidi e ci scambiamo i numeri, io sono in centro ogni sabato pomeriggio con gli amici e ti offro un caffè volentieri.

Massimo. Non commento il primo post perché è molto complesso e a tratti contraddittorio (in apparenza) e ne farò comunque oggetto di un mio articolo, le solite "Riflessioni da forum". Io vedo che in realtà sono i cittadini stessi a parlare male della loro città. Ho sentito gente che viene da fuori e che è molto più positiva riguardo la nostra "patria", insomma: non tutto sarebbe da buttar via. Io la percepisco come una terra ancora da sfruttare, dove noi possiamo fare la differenza. E' vero, ci sono blog e forum ma credo che dovremmo proprio cambiare la nostra mentalità passiva e rinunciataria. Nel frattempo, la definizione per eccellenza è: GRIGIA.
A te, congratulazioni per la tua bella attività teatrale, ho avuto modo di osservare.


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MessaggioInviato: 30/01/2009, 9:37 
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Iscritto il: 05/11/2008, 9:40
Messaggi: 67
Grazie per le congratulazioni. Parlando di cose più serie direi che sono d'accordo con te su tutto. Sono gli alessandrini stessi che non ne parlano bene di Alessandria, salvo poi non fare nulla. Penso succeda un po' così dappertutto. Qualche tempo fa parlando con un ragazzo di Torino lui a un certo punto mi ha detto che a Torino non c'è molto da fare, sempre le stesse cose. Penso si possa dire così di tutti i luoghi, anche di New York, se uno fa sempre le stesse cose di suo.
Anche ad Alessandria è vero solo in parte: ci sono locali, cinema, incontri di vario tipo, conferenze, spettacoli. Certo potrebbe esserci di più e di migliore qualità ma quello che c'è spesso è snobbato e chi si lamenta evidentemente potrebbe cercare di fare lui stesso quello che non c'è. Succede? Poi è chiaro che sarebbe molto più bello se la città fosse molto più vivace. A me piacerebbe e penso sarebbe un bene per tutti, sia per gli abitanti che potrebbero aprirsi un po' di più agli altri che per l'economia della città.


Il mio aggettivo per Alessandria: rinunciataria


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MessaggioInviato: 01/02/2009, 12:45 
QUESTO PER ME è IL THREAD PIU' BELLO FIN'ORA..
e per me è un successo il fatto che lo abbiate scritto voi , e non sempre io, solito rompiballe "don chisciotte"...
che dire.. condivido, sottoscivo, e spero che si legga tra le righe di tutto quello che faccio (tante volte mi facio prendere in giro per il mio entusiasmo pazzesco, e per alcuni inspiegabile).
anche la nascita di BlogAL è stata spinta da questa necessità... basta lamentarsi, basta non avere nulla da fare, basta non avere amici, e quei pochi lontani..

nota personale: la mia infanzia è stata molto timida e tormentata, piena di complessi di inferiorità e non mi vergogno a dirlo. ma ORA, dopo tante esperienze, anche se la timidezza rimane, ho preso consapevolezza dei miei valori e sogni, e mettendo in piedi tutto ciò sono contentissimo di aver trovato amici, sempre più cari, anche se il tempo per frequentarli è tiranno, e aver dato l'input ad altri di portare avanti questo mio sogno.

BlogAL.. siamo noi, non dimenticatevelo.. non esiste blogal. è soltanto un ascusa per attivarci.. non è un sito di servizi, è solo PURA GIOIA DI CONDIVIDERE...

e l agioia è dentro di noi, se vogliamo la tiriamo fuori e le diamo anche una forma, una festa, un incontro, un caffè in corso roma..

ecco.

tutto qui..

mi vorrei dilungare ma c'è Jacopo che mi devasta le orecchie (ha questa fissazione !!) e vuole giocare ai giochini..

ok ok ok.. ora giochiamo !

RUMPABALI !

:-D


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MessaggioInviato: 03/02/2009, 16:52 
Ahi Ahi....
Sono costretto ad essere polemico...

Bella l'opinione...mi piacerebbe sapere dov'è Alessandria in questo scritto..
La banalizzazione da "copia e incolla",nel senso che lo scenario bucolico potrebbe essere applicato pari pari a qualsiasi cittadina del nord, non credo si addica a chi rivendica il ruolo di abitante di Alessandria.
La nebbia?Gianni Rivera?..ma davvero siamo ancora fermi li?
Dov'è l'Alessandria vera,attuale?
Qual'è?Quella di Venneri e Accardo che dichiarano di sapere "cosa vogliono veramente gli alessandrini"?
Quella che ha,di anno in anno,continuato ad eleggere giunte comunali DISASTROSE (compresa e forse ancor più l'attuale) che hanno via via,con giubilo di qualcuno,probabilmente,eliminato le poche cose caratteristiche peculiari che potevamo avere..
Adesso che si paventa anche la quasi certa demolizione del ponte Cittadella,sono curioso di vedere quale sarà la reazione dell'alessandrino medio..
Forse si attenderà la progressiva distruzione di ogni eccellenza,la sparizione definitiva di ogni possibilità lavorativa e/o commerciale nel nostro territorio per poter giustificare in via definitiva l'abbandono delle proprie radici,e il tentativo di farsi una vita altrove.


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MessaggioInviato: 03/02/2009, 19:39 
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Iscritto il: 18/11/2008, 23:34
Messaggi: 36
Clap. Le polemiche non ci spaventano, siamo qui per discutere.
Io esprimo pareri in quanto persona pensante - spero ancora :) - non in quanto voglia rivendicare chissà quale ruolo di alessandrina. Ho solo detto che lo sono. Potete pensarmi banale, lo accetto - ognuno dice la sua.
Sul presunto copia e incolla che avrei fatto dal Resto d'Italia ad Alessandria, io ho parlato solo riguardo a un singolo aspetto di cui Simona si lamentava: il fatto che da noi la gente ci tenga esageratamente alla forma fisica, all'abbronzatura e al macchinone. Cosa che, francamente, non mi sembra il tratto più distintivo della nostra Grigiopoli, anzi, credo che il primato spetti a città ben più modaiole e mondane. Ma questa era giusto una mia opinione e rispetto quella di Simo.
Il racconto di Massimo, che cita Eco, Rivera e compagnia bella, credo non volesse enfatizzare ma proprio ironizzare su questi luoghi comuni - sempre gli stessi - che tiriamo fuori ogni qualvolta parliamo di Alessandria. Noi siamo spenti e passivi al di là dei politici che abbiamo votato nel corso degli anni... o li abbiamo votati proprio perché siamo rinunciatari? Bel quesito. E i divi delle radio locali che impazzano a tutto andare? Non rispecchiano del tutto la popolazione ma solo una parte di essa... che non ha gusti esattamente uguali ai nostri, va da sé (ancora una banalità ;) ) Tu sei riuscito a capire dov'è la vera Alessandria?


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MessaggioInviato: 04/02/2009, 14:44 
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Iscritto il: 05/11/2008, 9:40
Messaggi: 67
Mi fa piacere che il racconto che ho postato abbia creato un mini dibattito. Voleva essere una suggestione un po' ironica, come giustamente dice jade, rispetto ai sentimenti un po' contraddittori che molti hanno nei confronti della propria cittadina e di Alessandria in particolare; non c'era intenzione di spingersi a considerazioni più particolareggiate, che sono bene accette, naturalmente.

Il fatto che una persona non di alessandria abbia trovato delle consonanze coi sentimenti verso la propria città mi fa piacere e un po' mi rincuora.

E' chiaro comunque, a scanso di equivoci, che nemmeno io ho la pretesa di esprimere il 'verbo alessandrino', è semplicemente un'opinione da comune cittadino


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MessaggioInviato: 07/02/2009, 15:17 
Cita:
Tu sei riuscito a capire dov'è la vera Alessandria?
Con una contemporaneità della quale avrei fatto assolutamente a meno,la sera del 3/2,poco dopo aver scritto quel commento sul forum,è venuto a mancare mio padre,classe 1920,alessandrino DOC,ex operaio Borsalino,ex frequentatore CSC Barberis (quello che si chiama ora "Il Borsalino"ed è diventato un posto da "smurbiòn").

Insomma,nel ricordo di quello che mi raccontava mio padre,lucido e funzionale fino all'ultimo minuto di vita,credo di poter affermare di aver capito dov'è,anzi,dov'era la vera Alessandria.

La Alessandria che ricordo anch'io,quella che conservava,i suoi tratti peculiari,magari non valorizzandoli,ma nemmeno eliminandoli in toto..

E' tristemente nota a tutti la inutile eliminazione della parte storica della fabbrica Borsalino,la demolizione della ciminiera,la distruzione della caratteristica passerella che portava "oltre canale",per far posto a quei palazzi fuori norma che definire esteticamente discutibili è un eufemismo.

Ma ci sono ben altre realtà di cui siamo stati ingiustamente privati.
Piazzetta Marconi è stata più volte cambiata,senza motivo,snaturando la forma originaria.
Il delirante abbattimento del ponte per strada Valenza per far posto a quella assurdità di viadotto a schiena d'asino...
La riduzione della dimensione di corsia circonvallazione che parte dalla rotonda di largo Catania per arrivare a Via Mazzini.
Le brutture edilizie dell'area ex Succursale Fiat.
Il mancato sfruttamento della zona del Parco del Castello di Marengo.
Ecc Ecc Ecc..

Ci sarebbero mille cose ancora da citare...

Non posso fare a meno di essere d'accordo con la ragazza che scriveva di come balza subito agli occhi l'attenzione rivolta all'ostentazione da parte degli alessandrini.

E' vero..SUV,macchinoni,ignoranza e maleducazione sono sicuramente una descrizione accurata dell'alessandrino medio..ed è una cosa della quale non c'è da andare fieri.


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