fonte:
AlessandriaNews
E' stato presentato ieri, mercoledì 23 gennaio, il movimento che raccoglie lesbiche, gay, bisessuali e transessuali di Alessandria, ma anche genitori e persone eterosessuali che vogliono promuovere questa comune battaglia di civiltà. Giovedì 31 gennaio il primo appuntamento pubblico a Cultura e Sviluppo
ALESSANDRIA - “
L'identità è un tessuto costruito nel tempo, un viaggio fatto di ricerca, di scoperta, di contaminazione che forgia lo spirito, la mente e il corpo. Un lungo viaggio, la cui meta è ritrovare se stessi e l'incontro con gli altri.
La diversità è un bene comune, ciò che permette l'incontro con l'altro: è uno scambio fatto di esperienze, sorrisi, dolori ed emozioni. E' quello che rende
ogni individuo unico e speciale”.
Si è aperta con queste parole la
presentazione del primo gruppo Lgtb di Alessandria, una sigla che letteralmente indica il movimento composto da lesbiche, gay, transessuali e bisessuali che rivendicano il proprio diritto a esistere, a non venire discriminati, a uscire dall’ombra in cui spesso si vorrebbe relegarli ma anche a
offrire un contributo concreto di crescita civile e culturale alla città, perfino in un periodo di crisi come quello attuale. “Le difficoltà economiche e sociali che Alessandria sta incontrando - spiega
Stefania Cartasegna, portavoce del gruppo - non devono sminuire la battaglia per i diritti civili, ma anzi la devono esaltare. Serve un atteggiamento di apertura volto a far sì che si tengano presenti i diritti di tutti in quanto persone, in primis quello a una vita dignitosa, che non può prescindere anche dalla possibilità di esprimere liberamente la propria ricchezza interiore e le proprie pulsioni sessuali”.
“
Tessere le Identità”, questo il nome del gruppo, è composto anche da
persone eterosessuali, o da genitori di ragazze e ragazzi omosessuali, perlopiù iscritti all’associazione nazionale Agedo. Ad accoglierli la
Casa di Quartiere della Comunità San Benedetto al Porto, che ha offerto loro un luogo fisico di incontro e l’opportunità di iniziare un percorso sul confronto con le tematiche di identità di genere, di lotta agli stereotipi spesso infarciti di insulti, umiliazioni ed emarginazione che ancora caratterizzano la nostra società. “Fin da quando abbiamo cominciato i primi incontri informali - spiegano i membri del gruppo - ci siamo accorti che le persone che scelgono di uscire dall’isolamento e dall’ombra per prendere parte alle attività è sorprendentemente alto, e in continua crescita. D’altronde
i dati nazionali ci dicono che il 10% della popolazione è omosessuale, anche se spesso la nostra società sembra dimenticarlo.
Tessere le Identità si propone nel tempo
diverse attività:
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oasi di ascolto: laboratori sulla gestione delle emozioni (arte terapia, la narrazione come racconto di sé, il corpo che si racconta), sportello counseling, gruppi di discussione, area incontri genitori, informazione igienico-sanitarie
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oasi ludica: momenti aggregativi, serate disco-musicali, cineforum, presentazione libri, poesie, mostre fotografiche, pittoriche, organizzazione viaggi
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oasi diritti: unioni civili, registro anagrafico, difesa della discriminazione, mobbing lavorativo, appoggio percorso di riattribuzione chirurgico-sanitaria
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oasi progetti: diffusione materiale e promozione di iniziative e campagne per superare omofobia e pregiudizio, pari opportunità, progetti con istituzioni, interventi nelle scuole con progetti di ri-educazione sessuale e sensibilizzazione al problema omofobia, formazione personale ASL, ecc
Il gruppo ha anche l’obiettivo di ospitare chi vive il travaglio di
coniugare l’omosessualità con la propria fede religiosa, un tema spinoso che rappresenta, spesso, una discriminazione nella discriminazione.
Tessere le identità è contattabile all’indirizzo email info@tessereleidentità.it
La prima iniziativa pubblica del gruppo vuole arricchire il panorama delle manifestazioni che si svolgono in occasione della
Giornata della Memoria, con la promozione di un momento di riflessione intitolato: “
Altre Memorie. Persecuzioni dimenticate: omosessualità e malattie mentali durante il nazismo” coorganizzato con l’
Associazione Cultura e Sviluppo e AlessandriaNews.it e previsto per
giovedì 31 gennaio, dalle ore 19 (in
Piazza De Andrè 76, con un
buffet offerto a metà incontro).
Gli interventi saranno del docente di Filosofia
Francesco Pivetta che tratterà dell’Omocausto, l’olocausto subito dagli omosessuali durante il regime nazista e lo psichiatra
Ennio Piantato con una relazione sulle politiche di eliminazione da parte dello stesso regime ai danni delle persone con problemi psichiatrici.
Nel corso della serata verranno proposte alcune letture da parte di
Debora Pessot che faranno luce su altre persecuzioni dimenticate a danno di altre minoranze tra cui i rom e i Testimoni di Geova. Vi sarà inoltre un saluto da parte di un
rappresentante del Comune di Alessandria che ha concesso il patrocinio dell’iniziativa.
24/01/2013
Marco Madonia - marco.madonia@alessandrianews.it