Ciao Anto
, su questo sono d'accordo con te: quando ci si trova di fronte a qualcosa che non si riesce a comprendere è molto più comodo bollarlo come "sbagliato" e proseguire con la solita vita, piuttosto che fermarsi un attimo e cercare di capire.
In generale ho la sensazione che in presenza di una qualsiasi "novità" si preferisca far finta di niente, ignorare il "problema" e non parlarne assolutamente: se non lo vedo non esiste.
Questo meccanismo malato però a mio parere non può proseguire, perchè sta portando la nostra società allo sfascio. Spesso si tende a dimenticare che dietro le "etichette" (non solo LGBT) ci sono delle persone che hanno il pieno diritto ad una vita felice.
Ma proprio a causa della banale pigrizia e mancanza di cultura di alcuni, molte di queste persone rischiano di "perdersi".
Personalmente mi ritengo molto fortunato, in quanto la mia famiglia e i miei amici non hanno avuto alcun problema ad accettarmi e questo mi ha consentito di rafforzare la mia identità, passando in poco più di un mese dall'ombra più totale allo scrivere su questo forum pubblico con tanto di nome e foto reali.
Mi rendo conto però che molti non hanno questa fortuna, navigando per il web leggo di molti ragazzi e ragazze che non hanno nessuno a cui appoggiarsi e per paura preferiscono rimanere nell'ombra.
Si affidano a consigli di persone che in molti casi, a giudicare dai contenuti sono spaventate come loro, perchè spesso inneggiano a rimanere nascosti, con tutte le conseguenze che conosciamo.
Quello che più mi urta è che tutto questo, lo ribadisco, è dovuto semplicemente a ignoranza e pigrizia di alcune persone che a mio parere non godono di molta più felicità di quella che con questi comportamenti procurano agli altri.
Mi piacerebbe davvero dare un contributo per migliorare questa situazione, per il momento mi sono informato sul prossimo incontro di "Tessere le identità" e credo proprio che parteciperò