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e ora di cosa parliamo?
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Autore:  admin [ 28/01/2012, 14:48 ]
Oggetto del messaggio:  e ora di cosa parliamo?

benissimo la nascita di questa categoria e adesso di cosa parliamo?
facile cadere nel qualunquismo o porre anche domande scontate e infantili.
Io ad esempio mi sono sempre chiesto che paura fa soprattutto alla classe politica l'inclinazione sessuale di un individuo.
Ricordiamo ad esempio il complesso iter della legge contro l'omofobia, un pilastro minimo ma necessario in ogni società civile e assurdamente accantonata.
Ma alla fin fine quale è il problema?
L'accusa è minare l'istituzione della famiglia? e come farebbero?
Mi chiedo anche come una classe dirigente a maggioranza eterosessuale possa legiferare e regolamentare la vita di persone con inclinazioni opposte.
La stessa cosa me la sono chiesta sulla fecondazione assistita. Ma chi sono io che in un referendum devo decidere della vita di persone che hanno avuto un problema nel concepimento e così impedirgli la gioia di una paternità.
Insomma sono riflessioni anche un po' confuse ma mi piacerebbe sapere che speranze hanno politicamente le persone omosessuali.
un saluto

Autore:  ale [ 28/01/2012, 16:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: e ora di cosa parliamo?

ciao Gigi visto che non abbiamo tempo di scriverci durante il giorno ci scriviamo qui pubblicamente così si vede la nostra trasparenza.
la sezione ALESSANDRIA ARCOBALENO non è nata per altri scopi che un dialogo, un confronto a 360 gradi e quindi ci sta anche la politica, ma io mi ci tolgo subito perchè sai che non sono in grado.
forse però una foto come quella che allego potrebbe farci ragionare, pensare, riflettere, ad esempio a me non piace, e mi nausea.
gli omosessuali da quel che percepisco oggi in tv sono piùche tollerati, anzi, sembra che se non sei effemminato o gay non puoi condurre trasmissioni su "real time" oppure far parte dei carrozzoni trash di Chiambretti ecc..
ma non è questo il punto.
mi sembra che al di là della "tolleranza" (si, ok, siamo nel 2012 e si accetta, forse finalemnte, che gay ci si nasce) la questione della politica sia sempre indietro da matti: famiglia si o no? coppie si o no, ecc..)
poi spuntano questi politici (vorrei essere un po' offensivo ma poi dico , no) che fanno questi manifesti, e dicono siamo amici dei "diversi, dell'arcobaleno"... ma lo sanno cosa vuol dire? boh.
mi sembra veramente immondizia, non lo voterei mai. scusate sono davvero fuori tema sulal politica.
guardatevi però la foto... e leggete bene il proclama....

Autore:  Eric90 [ 28/01/2012, 22:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: e ora di cosa parliamo?

Mah sapete secondo me il qualunquismo e le domande scontate sono cose un po' sottovalutate. Voglio dire: l'importante è che siano spontanei e sinceri. Dopotutto tante persone non conoscono certi temi e, d'altra parte, quelle che ad alcuni possono sembrare cose scontate per altri possono non esserlo affatto no?

Comunque è molto interessante la riflessione fatta da 'admin' in merito alla capacità di un gruppo di persone di legiferare su tematiche che non lo toccano. Personalmente avrei due cose da dire su questo punto. La prima è che credo che un politico serio e completo debba avere la capacità di immedesimarsi in ogni cittadino. Dopo tutto il politico è una persona al servizio dello Stato e della comunità. E se è vero che rappresenta nel senso stretto solo i suoi elettori, è anche vero che ha il dovere di pensare ad ogni cittadino. Credo che questa concezione della politica al servizio della comunità tutta sia lontana dell'essere colta, in Italia. In nessun parlamento del mondo c'è una maggioranza di persone omosessuali. Eppure tantissimi parlamenti del mondo hanno legiferato anche in quel senso. La seconda motivazione per la quale mi interessa ciò che è stato detto, è che è anche vero che sarebbe bello se ci fosse più gente pronta a scendere in campo in prima persona con l'istanza, tra le altre, di rappresentare in particolare gli interessi di una parte di popolo italiano. Quindi, una politica 'matura' verrebbe a crearsi, secondo me, solo se coesistesse, in tutti, la responsabilità e, in alcuni, la voglia di mettersi in gioco per le proprie cause.

Per le questioni di 'democrazia diretta' e 'pensiero della maggioranza' si dovrebbero aprire discorsi interminabili. Chi stabilisce dove si ferma il potere della maggioranza? Credo che si possano dare solo pareri personali. Personalmente, non me la sentirei di essere io a decidere dei diritti di un'altra persona, non credo che dipendano da me o da una maggioranza di cui io faccia parte.

Che speranza hanno le persone LGBT non lo so. Nonostante tutto io sono fiducioso. Rilancerei la domanda ad altri!

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