fonte:
http://www.alessandrianews.it/alessandr ... 24628.html
Svegliati Alessandria, "è ora di essere civili!"
Sabato 23 gennaio, piazzetta della Lega, ore 16.00: una piazza per i diritti civili e l'uguaglianza
SOCIETA' - Sarà una grande e gioiosa festa per i diritti civili di tutte le coppie e tutte le famiglie la mobilitazione nazionale "#svegliatiItalia: è ora di essere civili" a cui aderisce Tessere Le Identità, associazione LGBTQI di Alessandria, promossa in numerosissime città (al momento sono 73 le manifestazioni annunciate in tutta Italia) da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit - Movimento Identità Transessuale, in vista della discussione al Senato del disegno di legge sulle unioni civili e le convivenze.
"Una grande festa di tutte le famiglie, nessuna esclusa - sottolineano dall'associazione -, perché tutte sono uniche, speciali e meravigliose ed è ora che anche l'Italia abbia finalmente una legge che riconosca e tuteli le coppie e le famiglie dello stesso sesso e al tempo stesso garantisca diritti e doveri anche alle convivenze, sia etero che gay".
L'appuntamento ad Alessandria è previsto per sabato 23 gennaio in piazzetta della Lega alle 16. Tutti i cittadini e le cittadine di Alessandria, provincia (e non solo) sono invitati a partecipare e a portare con sè in piazza la sveglia, l’orologio da muro o quello da polso (chi non ne ha uno potrà sempre settare la sveglia sullo smartphone) per un flash mob che sveglierà l’Italia sul tema dei diritti.
"Faremo suonare nello stesso momento tutto quello che avremo, batteremo il tempo con le mani sulle lancette e alzeremo i nostri cuori egualitari per far capire a chi ci governa che il tempo è davvero scaduto. Perché è davvero ora che in Italia ogni amore venga riconosciuto e che i figli di tutte e tutti siano tutelati. È ora, insomma, di essere civili e di fare un primo passo verso la piena uguaglianza".
L’Italia è, infatti, uno dei pochi paesi europei che non prevede alcun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani, pur pagando le tasse come tutti.
"Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni. Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri. Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati. Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone".
Tra i punti salienti del disegno di legge sulle unioni civili c'è sicuramente la “stepchild adoption”, un istituto giuridico che in Italia esiste dal 1983 (L. 184/1983) e prevede la possibilità per le coppie eterosessuali, sia sposate che conviventi, di adottare il figlio del partner (previo consenso del genitore biologico) una volta accertato, da parte del Tribunale, che tale adozione corrisponda all’interesse del bambino, chiamato a dare il proprio consenso (se maggiore di 14 anni) o la sua opinione (tra i 12 e i 14). Il Tribunale dei Minorenni di Roma ha sancito che l'orientamento sessuale dell'adottante non può costituire un elemento ostativo per accedere alla stepchild adoption e il disegno di legge Cirinnà, all'articolo 5, vorrebbe estendere questa possibilità anche alle coppie dello stesso sesso.
Diverse associazioni e realtà di Alessandria e provincia, come Comunità San Benedetto al Porto Casa Di Quartiere Alessandria, me.dea Onlus - contro la violenza sulle donne, Psy&Co - Associazione per la ricerca psicosocioantropologica, L'Albero di Valentina, Emergency - Gruppo di Alessandria, Compagnia Teatrale Stregatti, A.P.S. Aspetto, ICS Onlus Alessandria, Voci della Memoria - Casale Monferrato, Donneinsieme - Assemblea Permanente delle donne tortonesi, PD Alessandria, Possibile Alessandria - Comitato Macchiarossa, Cooperativa Equazione Alessandria, saranno presenti in piazza con Tessere Le Identità per suonare insieme la sveglia dei diritti all'Italia, ma soprattutto alla politica italiana.
Hanno comunicato la loro partecipazione anche il Sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa e l'Assessore alla Coesione Sociale Mauro Cattaneo.
Le associazioni, gli enti e le realtà cittadine che vogliono aderire alla manifestazione "SVEGLIATI ALESSANDRIA! È ora di essere civili" possono farlo scrivendo alla pagina Facebook di Tessere Le Identità oppure inviando una mail a
info@tessereleidentita.it o telefonando al numero 392 2916031.
Qui l'evento su Facebook