21 aprile 2011
Sala dell’associazione IoCina –
Tema della serata ‘Io, stella danzante’
Giuseppina Di Vara
Danzando seguo la luce.
Fino qui, da voi.
Incantevole vedervi brillare.
Auree amplificate dalle emozioni, luci intermittenti.
Luce. Timore, primo passo.
Buio. Esitazione, secondo passo.
Luce. Curiosità, terzo passo.
Buio. Respiro, passo.
Luce. Gioia, passo.
La luce si stabilizza adesso è nitida, calda.
PACE.
Posso ricordare.
Buio, respiro passo.
Intorno le intermittenze scrivono, brillano anche le biro.
Sono felice di far parte di questo gruppo che regala paure e tanto coraggio per permettere al caos di generare la sua unicità.
Detesto l’ordine di quelle persone/cubo che interrompe la musica perché ogni volta mi costa il doppio della fatica riprendere i passi .
Altro che voce fuori dal coro. Voglio un megafono.
Griderei: “lasciatemi dire che se mille persone fanno una cosa idiota la cosa non smette di essere idiota! Scegliere miei cari è un’occasione, un dono prezioso.
I miei pensieri sono caos.
Sono troppi, contrastano. Litigano.
Sembrano una vecchia coppia e si fanno anche battute!
Il danno è che io le ripeto agli altri, quelle battute.
Più forte di me il caos. Mi prende, mi gira, mi lancia.
Mi diverto.
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