Mi permetto di citare un articoletto di Quattroruote, sull'area C, giusto per confronto:
"A partire dall'8 marzo, ogni giovedì le telecamere dell'Area C, la zona a pagamento del centro di Milano, si spegneranno un'ora e mezza prima: alle 18 invece che alle 19.30, come avviene abitualmente. La decisione è stata presa dal Comune, che cerca così di ridare vita al centro cittadino che, anche in seguito all'adozione del ticket d'ingresso, sta accusando un forte calo di presenze. A lamentarsene sono soprattutto i commercianti, tra i più contrari, assieme ai residenti, all'istituzione della congestion charge, che dal 16 gennaio scorso rende obbligatorio il pagamento di un ticket di 5,00 euro per l'accesso alla cerchia dei Bastioni dalle 8.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì. Così, dall'8 marzo a Milano si sperimenteranno i giovedì dello shopping, con accesso libero al centro a partire dalle 18, negozi aperti fino a tardi, eventi, sconti su ingressi al cinema o sui menù dei ristoranti e molte altre iniziative che Palazzo Marino sta predisponendo.
Esperimento per i residenti. In realtà, oltre ad accontentare le richieste dei commercianti, quella dei giovedì dello shopping è una sperimentazione per valutare se e quanto incide sul funzionamento dell'Area C la modifica degli orari. Il Comune sta infatti pensando di accogliere almeno in parte le richieste dei residenti, che oggi devono attendere le 19.30 per poter rientrare a casa senza vedersi scalare uno dei 40 ingressi gratuiti dei quali godono all'anno, terminati i quali pagano 2,00 euro a ogni passaggio. Così, per non sprecare bonus preziosi, ogni sera in molti attendono davanti alle telecamere, spesso con motore acceso, che scocchino le 19.31, quando l'accesso torna libero. Lasciare loro l'accesso libero dalle 18 potrebbe in parte eliminare questi disagi.
Aria pesante. Intanto, Milano, nonostante l'Area C, continua a essere afflitta da livelli di smog elevatissimi. Le centraline, anche quelle posizionate nell'area a pagamento, da 16 giorni rilevano livelli di PM10 altissimi, in molti casi ben oltre il doppio della soglia consentita di 50 µg/m3. Così, restano in vigore i divieti di emergenza, ovvero il divieto di circolazione in tutta la città ai mezzi diesel Euro 3 e la riduzione degli orari e delle temperature massime per i riscaldamenti. Un'ulteriore conferma della totale inutilità del ticket ai fini della riduzione dell'inquinamento."
(
Fonte)
Questo è solo per dire che non basta limitare il traffico per pensare di aver risolto tutti i problemi, bisogna creare una vera e valida alternativa all'automobile, se si vuole che le persone la utilizzino di meno, altrimenti non si fa altro che spostare il problema di un paio di chilometri...
Bisogna creare più parcheggi periferici e ottimizzare quelli che già ci sono, servendoli con un trasporto pubblico efficiente per poter accedere comodamente alle principali zone della città. Chi deve raggiungere Alessandria necessariamente in auto, oggi, può lasciare l'auto fuori dal centro e utilizzare i mezzi pubblici? Lo trova più comodo? Nella situazione nella quale ci troviamo, oggi, non mi sento di rispondere positivamente, ma ci possiamo lavorare, per un futuro migliore. Per tutti.