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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 30/03/2013, 19:44 
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Iscritto il: 30/11/2012, 12:50
Messaggi: 4
La cosa principale da combattere riguardo il tabù dell'omosessualità è il fatto di vederla come un qualcosa di anomalo. Purtroppo c'è tanta gente che dice di non avere niente contro gli omosessuali per compassione, e ciò non va bene.
Spesso queste stesse persone che dicono non aver niente contro gli omosessuali, non sono d'accordo sulle unioni civili e/o affidamento di minori alle coppie gay. Ebbene, questa è la prova che rimane comunque un tabù.


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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 02/04/2013, 14:40 
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Iscritto il: 12/01/2012, 11:17
Messaggi: 9
Località: Alessandria
Mi sono sentito tante volte così anche io. Nello studio non mi ci sono buttato da solo ma in seguito all'educazione ricevuta. Mi era stato insegnato che l'amicizia non fosse un valore importante, e che fosse talmente difficile da trovare che sarebbe convenuto rinunciarci per sempre. Lo studio invece, quello sì. Intorno ai 19-20 anni però il peso della solitudine e dell'infelicità è diventato troppo forte. Le superiori ormai le avevo 'perse', e la prospettiva che si stava aprendo, quello di rivivere l'incubo anche all'università, mi diedero una scossa. Probabilmente è stato collegato al mio coming out interiore. E a questo sono seguiti i coming out prima, e poi più semplicemente il vivere liberamente (che, in sé, è un coming out di tutti i giorni. Non sarebbe stato così facile, forse, se non avessi avuti degli amici. Ero imbranatissimo nelle relazioni sociali, basti pensare che il primo giorno di università ancora non riuscivo a parlare con le altre persone senza abbassare lo sguardo (o senza farmi lacrimare gli occhi all'inverosimile). Pensavo di me stesso che fossi senza speranza. Mi impegnavo (o credevo di impegnarmi) ma non ottenevo risultati. Nel mio caso, la situazione è cambiata più per fortuna che per altro, ma la cosa mi ha fatto capire che per trovare amici possono servire sia fortuna, sia tempo, sia impegno contro le proprie paure. Fortuna perché, a meno che non si sia disposti ad annullare sé stessi (e non dovrebbe essere), non tutti possono essere nostri amici. Chi è senza amici tende sempre a pensare di essere egli/ella stess* a non essere 'accettabile' per gli altri. La verità, spesso, è che anche per noi molti sono 'inaccettabili'. Io, ad esempio, mi chiedevo perché non fossi riuscito ad instaurare un buon rapporto con i 'duri' dell'università. Dopo, quella domanda ha perso di senso, perché alla persona che sono non interessano certi tipi di comportamento. Insomma, mi fasciavo la testa per niente, mi lamentavo per avere qualcosa che mi avrebbe lasciato egualmente insoddisfatto. Affinché una persona possa essere 'amica', serve un feeling. E se non si è disposti a fingere o ad atteggiarsi a ciò che non si è, per trovare quei feeling e per trovarli presto serve un po' di fortuna. E se la fortuna tarda ad arrivare serve avere pazienza. Nulla ci vieta però di metterci in discussione, di osare oltre il nostro solito. Per un timidone è difficilissimo ma il 'sacrificio' di combattere la timidezza va fatto. Rifiutare gli inviti, non partecipare, stare defilati... va bene qualche volta, ma non sempre. La vita non ci chiede di diventare degli attaccabrighe, anzi a molti la timiezza piace, ma l'esagerazione rischia di essere scambiata per disinteresse. Piuttosto, è meglio ammettere di essere timidi, giusto per evitare fraintendimenti. Per inciso, se molti riescono ad accettare di fare lo sforzo per amicizia, a riuscire a stare calmi per un appuntamento non si sentono proprio in grado. Infatti non ce n'é bisogno. Essere agitati, soprattutto le prime uscite, è normale. E poi dobbiamo trovare una persona che ci apprezzi per quello che siamo, non per quello che fingiamo di essere. Questo ovviamente non significa che sia doveroso presentarsi rigidi come un tronco. Un po' di linguaggio del corpo usato a nostro piacimento può sicuramente aiutare a non fare strane impressioni, e l'ammettere di essere timido può, contemporaneamente, aiutare ad essere sinceri.

Perché ho voluto scriverti tutta questa pappardella? Perché mi piace scrivere, ok, ma non solo. Anche perché prima di pensare ad 'Alessandria', bisogna pensare in generale. Diamo per scontato un fatto, intanto, che l'esercizio quotidiano contro la timidezza è meglio non farlo solo nelle occasioni LGBTQI dedicate ma in tutti gli ambiti. A scuola, a lavoro, per strada, alla posta. Poi, i frutti, li si mette in pratica come si vuole.

Ad Alessandria di 'visibile' non c'è molto. Le 'Fate ignoranti' ha chiuso e che io sappia non ha riaperto. Come ti hanno detto c'è l'associazione Tessere le Identità che organizza eventi ed iniziative. Di locali LGBT o friendly 'dichiarati' non ne conosco. Osservo però con un discreto piacere che qualche locale che sembra attirare molti LGBTQ c'è. Potrei sbagliarmi, ma non so. Puoi contattermi in privato se ti interessa conoscere queste mie ipotesi. Ultima cosa, il web. Molti lo condannano solo perché (come tutto) può portare rischi. Ma sta a chi lo usa limitarli. Io tramite il web mi sono tolto inizialmente parte della timidezza, e questo non significa che mi sono rinchiuso (tutt'altro), ma mi è servito. Alessandria secondo me è una città molto arcobaleno, l'unica cosa è che ci sono ancora tanti timori. Per qualsiasi domanda, ci siamo! :)


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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay / trans ad Alessandria
MessaggioInviato: 12/04/2013, 20:48 
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Iscritto il: 10/04/2012, 15:46
Messaggi: 2
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Era il 1931 quando Albert Einstein scrisse questo pezzo nel suo “Il mondo come io lo vedo “.

E a distanza di così tanti anni, mi ritrovo in questa realtà a confrontarmi quotidianamente con una parte del tessuto sociale che si sente stritolato in una morsa chiamata crisi.
Mi è sempre piaciuto pensare che la crisi sia un’opportunità… e non lo dico come retorica.
D’altronde è stata proprio la mia crisi interiore che ha innescato il cambiamento permettendomi di iniziare il cammino che mi ha condotta verso i miei sogni e i miei obiettivi.
Sono sempre stata una creatura molto particolare e la mia infanzia non è stata rosea….
Sono cresciuta nelle colline tortonesi in uno di quei piccoli paesi in cui ci si conosce tutti.
Il bar della piazza, l’oratorio, il calcio della domenica erano le uniche occasioni per stare assieme. Erano quelle occasioni che io rifiutavo, preferendo la solitudine dei campi e delle colline a quell’ aggregazione che mi vedeva sempre coinvolta in scherzi e “soprusi” .
Ero un bambino che già manifestava la sua vera natura e, con la purezza che si contraddistingue nella giovane età, non mi ponevo il problema di sembrare qualcos’altro.
Ero già una crisalide che prima o poi si sarebbe trasformata in farfalla.
E poi le scuole, la mia passione per la pallavolo, la scelta delle superiori… l’inizio dei primi veri problemi con il mondo dei grandi. Un mondo che mi vedeva diverso e che mi voleva conforme…
Perché in questa società è difficile accogliere la diversità con uno sguardo curioso, provando a vedere al di la, cercando di capire, ascoltare, provando a mettersi nei panni altrui. Solo vivendo un certo tipo di esperienza si può avere la consapevolezza di quello che è… di quello che accade, di cosa si prova, di cosa si sente…
Così, quel bambino che ormai avevo bruciato le tappe della sua adolescenza “sceglie” di andarsene a studiare a Milano. Avevo 16 anni e quella mi sembrava l’unica possibilità per esprimermi, mostrandomi al mondo per quella che ero.
Non ho avuto un supporto familiare. I miei genitori avevano molti problemi da gestire e l’unica risorsa che mi supportava era l’amore che provavo per l’uomo che mi stava vicino; molto più grande di me… un misto fra un padre mancato e un pigmaglione. Una persona che, nel bene e nel male mi ha sostenuto e aiutato.
Non è semplice per un adolescente che nasce in corpo sbagliato mostrarsi al mondo…
La mia prima grande depressione avvenne proprio in quegli anni, ma… non sto a raccontarvela.
Come non sto a raccontarvi della paura di impazzire, di non riuscire a capire cosa mi stava accadendo. Cosa sarei diventata? Dove sarei finita? Avrei perso i miei amici? E il lavoro? E i miei genitori? Anni di bulimia… di confusione… di dolore…
Insomma! Un casino.
Eppure, mi buttai…. E lasciai che Stefano a poco a poco diventasse Stefania…
Preferisco raccontarvi questa parte.
La parte luminosa quella che si è potuta esprimere nonostante le intemperie.
E da allora Stefania è cresciuta, attraversando alti e bassi, mettendosi in discussione, profondamente, per cercare di capire cosa fosse giusto per lei. Per potere un giorno essere….(forse ) felice.
Oggi ho 38 anni… Ne sono passate di cose. E sono passata attraverso tante esperienze…
Ho lavorato nella moda credendo di trovare un ambiente accogliente, ovattato, un luogo in cui sentirmi protetta e al sicuro. Per molte persone la moda è sinonimo di avanguardia, di apertura mentale ma mio malgrado mi sono dovuta ricredere; ho fatto presto i conti con una realtà molto diversa, sovra strutturata, fatta di balocchi e profumi, molto lontana dall’idea di autenticità che in quegli anni andavo cercando.
Ne sono uscita con le ossa rotte e per leccarmi le ferite mi sono rifugiata in me stessa.
La e allora sono iniziati i percorsi psicoterapeutici, quelli orientali e di ascolto interiore. ( ciò che mi ha permesso di riconoscere le mie ombre ed affrontarle ).
Sono tornata in Alessandria e da qui ho iniziato il mio nuovo viaggio.
Alessandria non ha nulla da invidiare alle altre città borghesi.
Si vive bene, si beve l’aperitivo il venerdì sera, si passeggia in centro il sabato pomeriggio e ci si conosce tutti……. O meglio… tutti sanno di tutti…
E in questo sapere ci si crogiola in un gioco un po’ perverso…
Avete presente la canzone di Frankie Hi-NRG , Quelli Che Benpensano ?

…. OGNUN PER SE, DIO PER SE, MANI CHE SI STRINGONO FRA I BANCHI DELLE CHIESE ALLA DOMENICA, MANI IPOCRITE, MANI CHE FAN COSE CHE NON SI RACCONTANO, ALTRIMENTI LE ALTRE MANI CHISSà CHE COSA PENSANO, SI SCANDALIZZANO!!!

E questo è solo un accenno …
Mi sono ritrovata a fare i conti con questa città… inizialmente chiusa, diffidente con un bella fetta di persone che mi ha giudicata, offesa, derisa. Persone che a distanza di anni sono emerse con la loro mediocrità e ignoranza.
Incontro ancora il marito di una mia vecchia cliente ( allora lavoravo in un centro benessere )che mi seguì in macchina una sera cercando una prestazione sessuale.
Oggi quando lo incontro nel locale di sua moglie abbassa gli occhi.… d’altronde il tempo ha dato ragione alla mia dignità e ha lasciato lui nella sua miseria.
Nel frattempo ho scoperto l’altra faccia di Alessandria. Quella curiosa, accogliente,fresca, sana, altruista, propositiva.
Quella che, delicatamente, mi si è avvicinata chiedendomi:” ma chi sei? Mi aiuti a capire cosa vuol dire essere trans gender? Hai voglia di uscire a bere qualcosa con noi? Voglio farti conoscere i miei amici… posso venire da te a farmi fare un massaggio? Con te mi sento così bene, mi aiuti a star bene….
Beh! Che dire!?! Sono passati 13 anni …
Nel frattempo mi sono specializzata in discipline olistiche, ho conosciuto persone meravigliose, mi sono avvicinata al buddismo ( nulla capita per caso ), mi sono creata una professione stimabile, faccio volontariato con i malati oncologici, lo scorso anno mi sono candidata nella lista civica “Nuvole” , sto finendo un master in counselling integrato, sono fidanzata, rappresentante di Tessere Le Identità ( movimento GBLTQI ) alessandrino, e…….. tante altre cose…
In tutto questo… altaleno… fra up & down ma ho imparato a starci dentro…

Insomma… direi che la mia benedetta crisi ha creato una “stella danzante”…
Ed è proprio su questo concetto che voglio soffermarmi ancora un attimo…
Ho letto con attenzione tutti i post che sono stati scritti in questa area del blog…
Ognuno di noi ha un viaggio personale fatto di fatiche, di vittorie, di salite e discese..
Ognuno ha saputo affrontare la propria storia personale nel migliore modo possibile…
Non esiste il modo migliore. Esiste il proprio. E nel proprio ci sono i tempi, la capacità di accettazione, le bugie “bianche”, il metterci la faccia, il nascondersi...
C’è tutto quello che è necessario per il proprio benessere, e solo chi lo agisce può comprenderne il senso.

Io ho raccontato un po’ della mia storia e, oggi, scelgo di guardare l’altra metà del bicchiere. QUELLO MEZZO PIENO.
E mi piace pensare che in Alessandria ci siano tante belle persone che scelgono di guardare nella stessa direzione.
Io ne sono certa…. Ed è proprio la crisi ad avermelo insegnato.
Mai come ora Alessandria sta vivendo un momento di profonda trasformazione.
Ed è proprio la frustrazione dettata dal disagio che innesca nelle persone il desiderio di riscatto, di rivalsa e rinascita.
Come una brace che arde, c’è un focolaio di persone che hanno detto BASTA! Basta all’ignoranza, alla chiusura, alla mancanza di cultura.
Da circa 3 mesi esco quasi tutte le sere e quasi sempre trovo qualcosa di interessante. La presentazione di un libro, un concerto di musica, un gruppo di persone che si unisce per ripulire la città e renderla più accogliente e colorata.
E c’è un sacco di gente che ha voglia di divertirsi, di incontrarsi e di confrontarsi ( solo ieri sera alla ristorazione sociale eravamo un centinaio alla presentazione di un libro ).
Fra queste persone ce ne sono tante gay e lesbiche…
Ce ne sono…
E sono convinta che con il tempo, anche coloro che temono il giudizio si mostreranno al mondo.
Da circa tre mesi organizziamo una serata gay friendly all’Ibar e vi assicuro che siamo piu di un centinaio….

Non mi resta che salutare tutti quelli che hanno letto questa mia lunga lettera, sperando di essere strumento di riflessione per tutti.
Per voi una poesia…
Grazie.
Stefania Cartasegna

Il mio passato

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.

( ALDA MERINI )


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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 13/04/2013, 23:07 
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Iscritto il: 26/11/2010, 12:04
Messaggi: 209
grazie Stefania per averci regalato questo messaggio, mi ricambi di tanta fatica a promuovere questo spazio,se ti va possimao leggerci via mail per spingere altri ancora a scrivere qui, intanto diamo dunque l'appuntamento alle altre persone all' iBAR di corso crimea ! ;-)
quando sono le serate gay friendly? faccelo sapere qui !! vi aiutiamo a raggiungere altri...
ciao! scrivimi a blogalessandria@tiscali.it magari studiamo come fare per promuovere questo spazio insieme!
1 abbraccio

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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 14/04/2013, 17:24 
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Iscritto il: 28/03/2013, 12:20
Messaggi: 6
Località: Alessandria
Finalmente è arrivato il sole. Oggi sono andato a correre e mi sono sentito libero come non mai.
E' passato un po' di tempo dal mio primo post, non perché in questo periodo non sia cambiato niente (anzi…), ma più semplicemente perché ho avuto bisogno di un po' di tempo per fare un po' di chiarezza tra la confusione che avevo in testa. Non posso dire di aver concluso il lavoro, ma finalmente sono arrivato ad un punto.

Ho finalmente fatto coming out con genitori e amici e tutti sono riusciti ad accettarlo subito: da questo lato mi ritengo molto fortunato.
Per quanto riguarda gli amici, sembra quasi che aspettassero solo che me ne accorgessi io. Mi hanno fatto subito capire che tra noi non sarebbe cambiato nulla e sono felice di aver verificato che effettivamente così è stato.

Anche i miei genitori per prima cosa mi hanno fatto capire che non c'è alcun problema, tuttavia ho l'impressione che non ci credano fino in fondo… ma ora non importa, quello che mi interessa è di essere finalmente "libero" di fare le mie esperienze.

Quello che mi ha colpito è come dichiararsi diventi sempre più facile ogni volta, in tutto finora è successo 4 volte: la prima stavo piangendo, la seconda stavo tremando e avevo un nodo alla gola, la terza sudavo freddo, mentre alla quarta stavo sorridendo ed è stato proprio li che ho capito di essere davvero riuscito a riprendere in mano la mia vita.

Tutto quello che è successo mi ha permesso di cominciare a ricomporre la mia autostima e ora se penso al futuro non lo vedo più buio come prima.

Ringrazio davvero tutti per i vostri contributi a questo forum: mi hanno davvero aiutato molto e mi ha fatto davvero piacere leggere come siate riusciti a realizzarvi come persone nonostante le difficoltà. Grazie, davvero.

Ora mi piacerebbe davvero saperne di più su queste serate gay friendly e sulle altre iniziative… nonostante tutto con le relazioni sociali rimango sempre un po' impedito (più che altro continuo a non capire come voi "umani" riusciate a far conoscenza in mezzo ad estranei), ma con il tempo mi piacerebbe riuscire a cambiare anche questo e a conoscere finalmente persone nuove.


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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 14/04/2013, 19:37 
Non connesso

Iscritto il: 10/04/2012, 15:46
Messaggi: 2
Tessere le Identità è il nome del movimento nato in Alessandria.
Ci siamo ritrovati calcando un pò la scia delle passate elezioni... lo scorso anno erano state fatte delle proposte sulle unioni anagrafiche e avevamo organizzato un paio di conferenze in merito.
In realtà il gruppo non ha nessun colore politico e le persone che lo compongono sono di tutti i tipi ( gay, etero, trans, lesbo, etc...).
La casa di Quartiere in via Verona si è data disponibile per farci da contenitore e così, in autunno, sono iniziati i nostri incontri. Abbiamo avuto la fortuna di essere stati seguiti da un docente formatore che ci ha aiutati a gettare le basi comprendendo le motivazioni personali e del gruppo.
Ci siamo avvicinati all'idea dell'identità di ognuno di noi... e non è stato semplice perchè appena si scivola dentro la propria sessualità si inizia a fare i conti con i tabù, con i propri retaggi culturali e con le proprie difficoltà...
Con delicatezza qualcuno di noi si è aperto, raccontandosi, cercando un confronto.
Poi, seduti intorno ad un tavolo abbiamo "giocato " con le parole, cercando un senso comune.... e così ne è nato un logo e una descrizione che..... è continuamente in divenire...
il 31 gennaio ci siamo ufficialmente presentati alla città attraverso una serata all' ACSAL e da li sono iniziate le idee, i progetti etc...
In concomitanza a ciò, un gruppo di amici mi ha proposto di dare vita ad un progetto serale ( una serata gay friendly) e abbiamo deciso di proporci all'Ibar, che ha accolto l'idea.
Tanti anni fa lavorai in tutta la liguria come pr, e l'idea di tornare a divertirmi non mi è dispiaciuta.
Sex&theCity è il nome della serata, e la scelta è stata questa perchè abbiamo la consapevolezza che in Alessandria bisogna uscire con passo felpato senza fare il "botto"...
Ecco che allora seguire l'immagine del format televisivo poteva esserci d' aiuto...etero, gay... tanto colore e voglia di divertirsi.
2 bellissime serate... moltissima gente.
Martedì 16 la prossima serata "tacchi e parrucche"



Con Tessere Le Identità ci vediamo una volta al mese. di solito il venerdi dalle 19 alle 22,30...
Abbiamo veramente tanti progetti e siamo aperti a tutti coloro che vogliono venire a curiosare e a contribuire
Martedì scorso 14 ragazzi delle superiori ( la 5° classe dei licei ed istituti professionali) hanno scelto di parlare di noi, di parlare di diversità, pregiudizio, apertura mentale in uno dei loro progetti scolastici. ci siamo incontrati con loro ed è stato molto bello. Nel mese di maggio grazie ad una plenaria organizzata all'Acsal, veranno presentati i progetti....
Insomma !!!! Un sacco di cose!!! Tanta roba!!!
Alessandria è pronta...
Pronta a rimettersi in discussione e, anche se ci vorrà del tempo, noi abbiamo deciso di seguire il flusso di questo rinnovamento....
che dire??
Unitevi... con i vostri tempi... serenamente...
:-) Grazie.
Stefania


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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 17/04/2013, 15:32 
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Iscritto il: 10/02/2013, 18:10
Messaggi: 8
ciao :)

Grazie ale per la risposta (che purtroppo ho visto solo ora) :D
Appena riesco faccio un salto di sicuro....

E mo mi cambio pure l'avatar e ci metto la faccia ahahahahaha (pubblicità) :D

:lol: :lol: :lol:

_________________
"L'unica cosa che tu possa fare è amare e lasciarti amare" [Cit.]


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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 17/04/2013, 20:08 
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Iscritto il: 26/11/2010, 12:04
Messaggi: 209
uau! carina... peccato che.... :-)

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MessaggioInviato: 17/04/2013, 20:13 
Non connesso
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Iscritto il: 16/12/2010, 15:45
Messaggi: 376
grazie mille a Stefania per essersi raccontata, e per rappresentare "Tessere Le Identità", per noi questo sta diventando uno spazio importante, non trovate? che ne dite di invitare i vostri amici?
un abbraccio e a presto.

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 Oggetto del messaggio: Re: essere gay ad Alessandria
MessaggioInviato: 22/04/2013, 10:17 
Non connesso
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Iscritto il: 10/02/2013, 18:10
Messaggi: 8
Cita:
uau! carina... peccato che.... :-)

ehehehehehehe ... :P

grazie mille! :D

_________________
"L'unica cosa che tu possa fare è amare e lasciarti amare" [Cit.]


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