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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 21/02/2012, 13:59 
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Iscritto il: 17/10/2008, 20:40
Messaggi: 394
per meditare


Sono già disponibili sul sito dell’Agenzia Mobilità e Territorio del Comune di Milano (AMAT) alcune delle relazioni illustrate nel corso del convegno organizzato da ISDE (International Society Doctors for the Environment), Comune di Milano e dalla stessa AMAT su “Salute, inquinamento e governo del traffico” e svoltosi a Palazzo Reale sabato 11 febbraio 2012.

Il convegno, terminato con una tavola rotonda moderata da Luca Carra, divulgatore scientifico di Italia Nostra, ha visto la partecipazione di scienziati, esperti e rappresentanti delle associazioni ambientaliste, ed è stato molto ricco di stimoli e contributi di riflessione.

Come è stato bene evidenziato sin dall’apertura, «è di fondamentale importanza trasformare l’analisi tecnica in azione politica, sia essa quella dell’Amministrazione, delle associazioni e più in generale degli stakeholder». E’ dunque importante che queste esperienze vengano messe a fattor comune, che non rimangano fini a sé stesse, per promuovere una cultura diffusa, alimentando una partecipazione consapevole e un dibattito responsabile ed informato su temi complessi ma indispensabili per migliorare la qualità della vita nei centri urbani.

D’altronde, come ha giustamente osservato Luca Carra durante la tavola rotonda finale, i vincoli che la normativa prevede (ad esempio, il limite di tolleranza giornaliero di concentrazione nell'aria di PM10, pari a 50 µg/m³, che non deve essere superato per più di 35 giorni all'anno) rappresentano limiti “di legalità”, non certo “di salute”.

Di particolare interesse le osservazioni risultanti dall’avvio della misurazione sperimentale del black carbon, la componente carboniosa presente nel PM10, considerata dagli esperti la più tossica per la salute umana, oltre ad avere effetti nella produzione dei fenomeni di cambiamento climatico. Proprio su questa componente tossica, riferibile al cd. “traffico di prossimità”, le relazioni evidenziano significative riduzioni a seguito della introduzione di Area C.

Le presentazioni possono essere scaricate dal seguente link
http://www.ama-mi.it/eventi/default.asp

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)

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MessaggioInviato: 21/02/2012, 14:44 
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Iscritto il: 04/02/2012, 18:23
Messaggi: 51
Tenendo presente che l'area C e la relativa congestion charge sono state create per ridurre il traffico di autoveicoli, piuttosto che per questioni ambientali, il dato è positivo.
Ad ogni modo bisogna lavorare altrettanto seriamente sugli impianti di riscaldamento e sulle aziende, ottimizzando l'efficienza nella produzione di energia e lavorando contemporaneamente sul risparmio della stessa. A livello della strada ovviamente non è lo stesso respirare in mezzo a tante auto accese in coda o respirare là dove le auto passano sporadicamente, ma per migliorare la qualità dell'aria nella sua totalità bisogna operare su più fronti.


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MessaggioInviato: 24/02/2012, 10:28 
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Iscritto il: 04/02/2012, 18:23
Messaggi: 51
Mi permetto di citare un articoletto di Quattroruote, sull'area C, giusto per confronto:
"A partire dall'8 marzo, ogni giovedì le telecamere dell'Area C, la zona a pagamento del centro di Milano, si spegneranno un'ora e mezza prima: alle 18 invece che alle 19.30, come avviene abitualmente. La decisione è stata presa dal Comune, che cerca così di ridare vita al centro cittadino che, anche in seguito all'adozione del ticket d'ingresso, sta accusando un forte calo di presenze. A lamentarsene sono soprattutto i commercianti, tra i più contrari, assieme ai residenti, all'istituzione della congestion charge, che dal 16 gennaio scorso rende obbligatorio il pagamento di un ticket di 5,00 euro per l'accesso alla cerchia dei Bastioni dalle 8.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì. Così, dall'8 marzo a Milano si sperimenteranno i giovedì dello shopping, con accesso libero al centro a partire dalle 18, negozi aperti fino a tardi, eventi, sconti su ingressi al cinema o sui menù dei ristoranti e molte altre iniziative che Palazzo Marino sta predisponendo.

Esperimento per i residenti. In realtà, oltre ad accontentare le richieste dei commercianti, quella dei giovedì dello shopping è una sperimentazione per valutare se e quanto incide sul funzionamento dell'Area C la modifica degli orari. Il Comune sta infatti pensando di accogliere almeno in parte le richieste dei residenti, che oggi devono attendere le 19.30 per poter rientrare a casa senza vedersi scalare uno dei 40 ingressi gratuiti dei quali godono all'anno, terminati i quali pagano 2,00 euro a ogni passaggio. Così, per non sprecare bonus preziosi, ogni sera in molti attendono davanti alle telecamere, spesso con motore acceso, che scocchino le 19.31, quando l'accesso torna libero. Lasciare loro l'accesso libero dalle 18 potrebbe in parte eliminare questi disagi.

Aria pesante. Intanto, Milano, nonostante l'Area C, continua a essere afflitta da livelli di smog elevatissimi. Le centraline, anche quelle posizionate nell'area a pagamento, da 16 giorni rilevano livelli di PM10 altissimi, in molti casi ben oltre il doppio della soglia consentita di 50 µg/m3. Così, restano in vigore i divieti di emergenza, ovvero il divieto di circolazione in tutta la città ai mezzi diesel Euro 3 e la riduzione degli orari e delle temperature massime per i riscaldamenti. Un'ulteriore conferma della totale inutilità del ticket ai fini della riduzione dell'inquinamento."

(Fonte)

Questo è solo per dire che non basta limitare il traffico per pensare di aver risolto tutti i problemi, bisogna creare una vera e valida alternativa all'automobile, se si vuole che le persone la utilizzino di meno, altrimenti non si fa altro che spostare il problema di un paio di chilometri...
Bisogna creare più parcheggi periferici e ottimizzare quelli che già ci sono, servendoli con un trasporto pubblico efficiente per poter accedere comodamente alle principali zone della città. Chi deve raggiungere Alessandria necessariamente in auto, oggi, può lasciare l'auto fuori dal centro e utilizzare i mezzi pubblici? Lo trova più comodo? Nella situazione nella quale ci troviamo, oggi, non mi sento di rispondere positivamente, ma ci possiamo lavorare, per un futuro migliore. Per tutti.


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